Continua l’azione dei Carabinieri della provincia di Trapani nel contrastare la violenza di genere: due persone sono state denunciate e una terza è stata raggiunta dalla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa.
In particolare i militari della Stazione Carabinieri di Petrosino, hanno denunciato un uomo di 49 anni per maltrattamenti in famiglia nei confronti dalla figlia 23enne. La giovane, rivolgendosi ai Carabinieri in cerca di aiuto, ha raccontato di subire da alcuni anni, in maniera continuativa e reiterata, minacce verbali e percosse da parte del padre. Solo nella serata precedente alla denuncia, infatti, nel corso dell’ennesimo litigio scaturito per futili motivi, l’uomo l’ha colpita al volto cagionandole diverse contusioni come accertato dai sanitari del Pronto Soccorso.
A Castellammare del Golfo, i Carabinieri della Stazione di Balata di Baida hanno eseguito un intervento presso una abitazione privata dove era stata segnalata una lite in corso. Giunti sul posto, hanno appurato che un alcamese di 37 anni, con precedenti di polizia, aveva violentemente aggredito la compagna, provocandole la frattura del piede sinistro. L’uomo è stato denunciato per lesioni personali aggravate.
A Mazara del Vallo, invece, i militari dell’Arma hanno notificato ad un 68enne l’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa emessa dal Tribunale di Marsala. Il provvedimento è scaturito al termine delle indagini da cui sono emerse condotte di tipo persecutorio attuate dall’uomo nei confronti della sorella e dell’anziana madre.
L’impegno dei Carabinieri, così come nel resto d’Italia, è sempre più concentrato sull’obiettivo di instaurare un dialogo con la vittima basato sulla fiducia in modo da intercettare il maggior numero di maltrattamenti – molti ancora non denunciati – e, con la collaborazione delle Procure e dei Centri antiviolenza, avviare un percorso di tutela e assistenza alle vittime.
Anche a Trapani, inoltre, presso la sede del Comando provinciale, sono stati allestiti alcuni ambienti dove accogliere e ascoltare le vittime di violenza nell’ambito del progetto “Una stanza tutta per sé” realizzato in collaborazione con l’associazione “Soroptimist International d’Italia”.