TRAPANI. No al rinvio della raccolta differenziata a Trapani. Giacomo Tranchida boccia l’accordo raggiunto da sindacati e società che gestiranno i rifiuti fra Trapani e l’Agroericino per il passaggio, a Trapani, dei 32 lavoratori in esubero. Non per i dipendenti, ma perché questo avrebbe significato per Trapani posticipare l’avvio della differenziata di due mesi, dal due gennaio al primo marzo.
“Io l’accordo l’ho fatto con i cittadini trapanesi – sono state le parole del sindaco Giacomo Tranchida -. La differenziata a Trapani partirà il 2 gennaio. Gli altri sindaci non pensino di scaraventare su Trapani tutti i loro problemi”. Il riferimento è ai soldi impegnati dai vari sindaci. Per assicurare maggiore pulizia in città e, al tempo stesso, avere più operai in servizio, Tranchida ha impegnato più fondi rispetto a quelli previsti in un primo momento: i servizi aggiuntivi. Stessa cosa non è accaduta nell’Agroericino. Ad oggi nei Comuni di Erice, Valderice, Buseto, Custonaci, San Vito, Paceco e Favignana, i netturbini in servizio sono 154. Dal due marzo, per garantire la stessa pulizia, i sindaci di questi Comuni ne hanno previsti, complessivamente, 112. Numero poi salito a 122 perché anche ad Erice, Paceco, Valderice e Custonaci si farà ricorso ai servizi aggiuntivi. Nonostante tutto, però, 32 netturbini resteranno in esubero e, per “salvarli”, sindacati e società avevano pensato di “dirottarli” su Trapani.
Qui, però, sorge un problema non da poco: a Trapani la differenziata parte il 2 gennaio, nell’Agro il primo marzo e, per questo, occorreva “allineare l’avvio”. Nell’Agro non si può anticipare, perché il servizio può essere avviato dopo 90 giorni dalla firma del contratto, quindi, l’unica possibilità era posticipare l’avvio a Trapani. Giacomo Tranchida, però, ha sempre chiesto di anticipare i tempi della differenziata spinta porta a porta, l’unico modo per migliorare i dati della raccolta e, pertanto, la sua risposta appariva scontata.