TRAPANI. Mantenere le tutele dei lavoratori della pubblica amministrazione. E’ questo il nodo della vertenza relativa ai 92 dipendenti della Trapani Servizi che, dal 3 gennaio del prossimo anno, raccoglieranno i rifiuti per conto della Energetikambiente. Da un lato ci sono i lavoratori ed i sindacati, che chiedono il “distacco”, con i 92 che resterebbero dipendenti Trapani Servizi, mantenendo le tutele proprie dei lavoratori della pubblica amministrazione. Dall’altro Trapani Servizi, Srr ed Energetikambiente. E per questo motivo nella giornata di ieri ha preso il via un presidio permanente dei lavoratori e dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Soggetto Giuridico.
“I lavoratori, per legge, dovrebbero passare alla Srr, ma la società non si è ancora dotata di pianta organica – spiega Rosanna Grimaudo della Cisl -. Nei mesi scorsi avevamo raggiunto l’accordo per il distacco, in attesa che la Srr adeguasse la sua pianta organica, ma la scorsa settimana, però, nel corso di una riunione con Energetikambiente e Trapani Servizi, è venuto fuori che la Trapani Servizi si tira fuori dal distacco, perché la Srr non aveva intenzione di dotarsi della pianta organica. Ma stiamo parlando di lavoratori che prestano il loro lavoro per una società partecipata al 100% dal Comune e che hanno tutele diverse da quelli di lavoratori di altre società private – conclude Rosanna Grimaudo -. Noi ci auspichiamo che si raggiunga un accordo e che si risolva questo problema e che si addivenga al distacco, così come avevamo prospettato. Noi, di sicuro, non consentiremo che questi lavoratori perdano la loro tutela”.
“Continueremo con il sit-in se non dovessero arrivare le risposte così come decise nei mesi estivi, quando si sono tenute le riunioni – afferma Mario D’Angelo della Uil -. C’è già una riunione convocata per il 6 novembre ed attendiamo risposte da parte del sindaco. Ci attendiamo di ricevere le notizie che erano già state decise in estate per il passaggio, attraverso il distacco, dei lavoratori. Formula che permette ai dipendenti di restare nella pubblica amministrazione, essendo la società partecipata al 100% dal Comune”.
E monta la preoccupazione anche tra i lavoratori. “Facendo parte di una società partecipata al 100% dal Comune – è il pensiero di Giuseppe Meroni – non abbiamo nessun interesse a passare con una ditta privata. Per questo motivo noi proponiamo il distacco che consiste nel restare dipendenti della Trapani Servizi, anche se poi raccogliamo la spazzatura per altre società. Noi resteremmo dipendenti della Trapani Servizi ed avremmo a che fare con la Trapani Servizi”.