Questa sera, venerdì 16 luglio, i soccorsi arriveranno anche in bici. In via sperimentale, l’associazione Paceco Soccorso Anpas inaugura il nuovo servizio con volontari su due ruote, attraverso biciclette correttamente attrezzate, operativi dalle 20:30 alle 23:30.
In questa intervista rilasciata alla redazione di Trapanisì.it la presidente di Paceco Soccorso Anpas Trapani Rosanna Di Maggio, ci illustra i dettagli dell’iniziativa. Per ascoltare schiaccia PLAY:
I soccorritori gireranno in squadre nel centro storico di Trapani, pronti a intervenire qualora di presentassero situazioni di emergenza o attraverso chiamata dei cittadini o dalla centrale operativa del 118. Le squadre presteranno assistenza ai cittadini e ai turisti colti da malore con funzione di supporto e prevenzione in attesa dell’ambulanza. Un tipo di ambulanza che riesce a prevenire oltre l’80% dei ritardi nei soccorsi, leggera, maneggevole e ideale in luoghi particolari come il centro storico di Trapani e in più, completamente ecosostenibile.
Le statistiche provenienti da oltremanica paiono confermare la sua efficacia: nel 30% dei casi il ciclosoccorso ha risolto la situazione d’emergenza senza bisogno dell’intervento di altre squadre, risparmiando tempo e soldi e lasciando reperibili altri mezzi e altro personale, pronto per casi di diversa gravità. Gli Operatori che svolgeranno il servizio saranno tutti Soccorritori di II° livello Otsea inseriti già nel sistema delle Eccedenze 118. Le biciclette, tutte marchiate ANPAS, sono equipaggiate con zaino di medicazione e zaino di rianimazione. Inoltre, un componente della squadra sarà dotato anche di defibrillatore semiautomatico. Il servizio bici è un servizio di soccorso destinato principalmente ad essere impiegato in luoghi ove l’intervento dei comuni mezzi di soccorso come le ambulanze non è agevole e quindi non può essere sempre tempestivo come, nel caso del centro storico di Trapani.
La squadra sarà formata da quattro operatori tutti equipaggiati. Lo scopo del servizio in bici sarà, dunque, quello di stabilire un primo contatto, diretto e qualificato, con l’infortunato e allertare, se necessario, gli altri organi competenti per la buona riuscita del soccorso così da avere un triage più rapido ed accurato nell’ottica della garanzia di urgenza ed accuratezza che le situazioni prevedono e pretendono.