Ci fosse stato il Var, la spinta subita in area da Tulli sarebbe stata da calcio di rigore, ma nonostante vicino all’azione incriminata l’arbitro Massimi ha fatto continuare. Errore grave.
Forse dopo quello benevolo concesso all’Empoli e contestatissimo dagli Stabiesi, per cui l’arbitro molisano si è preso un mese di fermo, non ne concederà più se non ci sarà sangue in area di rigore.
Ovviamente Massimi prende di mira Tulli, massacrato in ogni intervento dei campani, e ad una sua irritata ma composta protesta per un fallo subito e non fischiato si becca una ingiustificata ammonizione. La personalità sicuramente non è il pezzo forte di Massimi.
Nella ripresa, in confusione, continua la sua avversione nei confronti dei locali.
Non concede un’altro penalty ancora più evidente al Trapani e di fatto condiziona la gara con la concessione di un giusto rigore agli ospiti che realizzano falsando però il risultato della gara.
Inaccettabile Massimi, sempre lontano dall’azione, per aver preso di mira Tulli, per aver reso “nervosa” la partita del Trapani con 5 cartellini gialli (uno solo per i campani), per l’espulsione dei due tecnici e del team manager salernitano che sugella la sua incapacità di gestire la partita da lui resa “elettrica”. Massimi insomma, stasera più che mai, in Trapani – Salernitana 0-1 ha dimostrato di essere in giudice parziale e non garantista. Un arbitro che non merita la B.