Stabilizzare i lavoratori ASU. Questa è la richiesta dalla consigliera del Movimento 5 Stelle Chiara Cavallino che ha scritto al Comune di Trapani interrogando il sindaco Giacomo Tranchida “per sapere quando, come e per quante ore settimanali hanno la volontà di procedere all’integrazione e alla stabilizzazione degli attuali lavoratori ASU, oppure se per loro si prospetta solo l’incertezza perpetua e, parallelamente, ulteriori disservizi per i cittadini trapanesi, sperando che per l’Ente non ci sarà il dissesto finanziario”.
All’interno del Comune di Trapani lavorano 28 lavoratori con contratto ASU. Fino ad adesso sono state bloccate le stabilizzazioni per la mancanza dell’approvazione del Bilancio Preventivo 2021. Lo stesso è stato approvato in settimana dal Consiglio Comunale facendo entrare il Comune in esercizio provvisorio. In pratica, entro domani, 31 maggio, alcuni fondi sono stati sbloccati e quindi Chiara Cavallino chiede che vengano immediatamente adeguati i contratti a questi lavoratori per aumentare la forza lavoro dello stesso Comune, ormai decimato da pensioni e mancato turnover.
“Ai lavoratori – afferma Cavallino – era stato sicuramente prospettato l’inserimento nella dotazione organica di questo comune, nonché l’integrazione per tutto l’anno, ma nulla di quanto a loro prospettato è divenuta certezza con relativa stabilizzazione a tempo indeterminato. Vista la carenza di personale, di fatto svolgono le attività del dipendente comunale a tempo indeterminato, talvolta anche la gestione degli uffici e dei servizi, ma nelle non più sopportabili e non oltre tollerabili condizioni di precarietà e di ridotta retribuzione”.
Secondo la pentastellata, inoltre, “il collegato Comune di Erice ha decretato lo scorso anno l’integrazione di ben oltre 50 lavoratori ASU. Ciò non può che fare onore ad Erice ed alla sua Amministrazione, ma esattamente all’opposto a Trapani ed al suo sindaco che da ben 25 anni altro non ha fatto che migliorare la propria posizione, anche economica, scalando più comuni minori per sedere sullo scranno più alto di questo Comune capoluogo di Provincia. Gli ASU sono piovuti a Trapani spinti dal vento oppure per volontà di codesto sindaco?”.
Insomma, la richiesta e chiara ma i tempi sono strettissimi. Ci sono 24 ore per sbloccare la situazione diversamente si dovrà aspettare la prossima finestra di spesa che si aprirà quando il Comune approverà il Bilancio Consuntivo 2021 e il Previsionale 2022. Solo allora l’ente avrà tutti i documenti economici al loro posto e potrà ipotizzare spese importanti visto che le casse sono piene ma con i fondi bloccati. Il Covid e la mancanza di impiegati hanno fatto il resto portando a questo grande ritardo che, però, caratterizza tutta la Sicilia. Due terzi dei comuni siciliani, infatti, sono in ritardo con l’approvazione dei Bilanci.