TRAPANI. Cinque Stelle contro Giacomo Tranchida. L’ennesima battaglia arriva, questa volta, sulle percentuali della raccolta differenziata. Perché, in base agli ultimi dati della percentuale di raccolta differenziata, Trapani è al 12%, esattamente la metà rispetto a quanto Tranchida trovò nel momento in cui si è insediato. Ed allora Francesca Trapani e Chiara Cavallino, le due consigliere comunali del Movimento Cinque Stelle, lanciano un nuovo affondo nei confronti del primo cittadino.
L’ACCUSA – “Mentre tutte le città d’Italia fanno una differenziata spinta Trapani decide di tornare indietro in barba alle ordinanze della regione – scrivono le due consigliere nel loro post su Facebook -. E che succede? Vi ricordate?! Il 22 giugno scorso lo abbiamo detto a gran voce: Tornare indietro non si può. Il sindaco Tranchida, che in campagna elettorale aveva tanto sbandierato la necessità di insistere sulla raccolta differenziata, una volta insediatosi aveva invece ripristinato i cassonetti per le strade trapanesi, azzerando i miglioramenti di una raccolta porta a porta già avviata, seppur con qualche difficoltà. Il 30 ottobre, con una nuova ordinanza, il nostro sindaco – folgorato sulla via di Damasco – sembra aver capito che l’unica strada da percorrere in realtà è proprio la raccolta porta a porta. E sapete perché? Perché la percentuale di raccolta differenziata, nei primi mesi del suo mandato, è scesa dal 24,2% al 12,6%, la percentuale più bassa anche di quella storica ordinaria. Perché anziché rilasciare interviste in cui scarica tutte le responsabilità alla politica regionale, nazionale e ai cittadini incivili non racconta ai cittadini l’andamento della raccolta differenziata in città?”
LA REPLICA – “Fino a quando non partirà la differenziata spinta porta a porta, si tratta di dati da non prendere in considerazione. Io non voglio la città sporca” ha sottolineano il primo cittadino, mentre Ninni Romano, assessore comunale all’Ambiente, si è soffermato sulle percentuali, spiegando il calo. “La differenziata viene calcolata, in percentuale, sulla base di quella che arriva in discarica – spiega – e nei mesi scorsi la percentuale era più elevata perché i rifiuti non arrivavano in discarica in quanto erano abbandonati per strada. Ricordiamoci le condizioni nelle quali si trovava la città quando ci siamo insediati. Poi la percentuale è scesa in quanto, a fronte dello stesso quantitativo di spazzatura differenziata, in discarica è sono arrivati più rifiuti, tutti quelli che erano stati abbandonati per strada. Adesso, attraverso le ordinanze, stiamo cercando di fare in modo di far crescere la differenziata, aspettando che Energetikambiente possa finalmente dare il via alla raccolta differenziata porta a porta spinta”.