Sono nove i pazienti che avrebbero contratto il Covid dopo il loro ricovero nel reparto di Cardiologia dell’ospedale “Sant’Antonio Abate” di Trapani. Una problematica che non manca di destare preoccupazione sia tra gli stessi malati sia nelle loro famiglie data l’intuibile condizione di “fragilità” in cui versa chi è curato in questo tipo di reparto che attualmente ha in carico 26 pazienti.
La situazione si evince da una segnalazione giunta alla nostra redazione e che pubblichiamo integralmente.
“Chi scrive è la parente di un paziente ricoverato in quello che, una volta, era il fiore all’occhiello della Sanità trapanese, il reparto di Cardiologia dell’ospedale Sant’Antonio Abate. Mio padre ultraottantenne è stato ricoverato per un infarto che – grazie alla professionalità del personale sanitario – ha superato ma, mentre già si pensava alla sua dimissione, ci è arrivata la notizia: suo padre è risultato positivo al covid. Ma come, mio padre contagiato in ospedale?”.
“Percepisco – prosegue la cittadina – un certo allarme da parte dei sanitari e mi giunge voce che sono ben nove i pazienti positivi ed altri quattro con sintomi sospetti sono in attesa di conferma dal tampone molecolare. Cerco subito di parlare con il responsabile del reparto ma mi viene detto che non c’è o, meglio, che è anche primario del reparto di Cardiologia a Castelvetrano e che raramente si fa vedere a Trapani. E la Direzione sanitaria? E la Direzione generale dell’Asp? Sono a conoscenza di questo? Tutto tace, resta solo la disperazione di noi parenti e – ce ne accorgiamo – anche lo sconforto del personale sanitario e parasanitario, lasciati a gestire una situazione evidentemente non di loro competenza. Spero che voi giornalisti ci possiate dare una mano a sollecitare chi di dovere a prendere le dovute misure”.