Trentanove anni fa, in quel di Valderice, moriva Giangiacomo Ciaccio Montalto, giudice impegnato nella lotta alla mafia ed al malaffare che pagò con la vita il suo operato volto a smascherare funzionari e politici collusi. Due le manifestazioni organizzate: una a Trapani, alla villa Margherita, e una a Valderice.
Questo il video realizzato in diretta dalla manifestazione di Trapani:
https://www.facebook.com/TrapaniSi/videos/236374708661292/?__cft__[0]=AZUXIdN9kM2bhXE1ojEmu_SwOFp2g683ZmpIPsxsmpSRJTxNhv5L5rZ_byTY0kDEM5LoTwrmQ7rB85cRnL5rwZ8yBrmAkuttYOrFy_vzsc6Xocj-Ag6m4PN6-wwfO9XQhXkAIEeXGE8PWpmr_DXdYakN-VeGPSRikaVOPKWZWMWcsg&__tn__=%2CO%2CP-R
“Qualche anno fa, insieme alla figlia del giudice Montalto – dichiara il sindaco Tranchida – abbiamo dedicato a Giangiacomo una statua alla Villa Margherita a simboleggiare due delle sue più grandi passioni: la musica ed il mare. In questo anniversario, mi piace ricordare come finalmente stia prendendo vita tra l’amministrazione comunale ericina guidata dal Sindaco Toscano in collaborazione con il Comune di Trapani, un progetto all’interno di un bene confiscato al mafioso Pace: una biblioteca multimediale ed una radio social per consentire la trasmissione e la conoscenza delle vicende giudiziarie e di mafia che riguardano questa terra, progetto affidato ai giovani dell’associazione Trapani per il Futuro. Fare memoria e conoscenza è imprescindibile per tramandare alle generazioni più giovani quanto avvenuto negli anni scorsi, ricordando chi ha pagato con il sangue e con la vita l’azione di contrasto al malaffare mafioso e non. Auspico dunque ampia collaborazione, nel rispetto dei ruoli istituzionali, – conclude – con la Prefettura, Questura, Forze dell’Ordine e Tribunale al fine di raggiungere all’attuazione concreta anche di questi progetti per ricordare la figura di Montalto e di tutti quegli eroi che hanno lottato per la libertà”.
Presenti a Valderice, la prefetta Filippina Cocuzza e le massime cariche istituzionali. “Oggi, a distanza di 39 anni da quel terribile omicidio, avvenuto in una delle nostre vie cittadine – afferma il primo cittadino di Valderice Francesco Stabile – , sentiamo il dovere di tenere vivo il ricordo di un uomo di grande integrità morale, che non si è piegato alle minacce del malaffare, e per questo, ha pagato con la propria vita l’impegno morale ed istituzionale, di liberare la nostra terra dalla rete della mafia. Ai giovani, che sono il presente della nostra società, voglio ribadire di non piegarsi mai alle minacce o ai tentativi di corruzione. Agiamo in maniera sinergica, ma sempre rispettosi della legge, e solo così restituiremo a questi Uomini il ricordo migliore”.