Con la consegna dei lavori, avvenuta venerdì scorso, all’impresa “Tecnogen” di Mussomeli è stato ufficialmente aperto il cantiere per il recupero di tre edifici facenti parte dell’antico Borgo rurale “Livio Bassi” che si trova nella frazione di Ummari a Trapani. Si tratta di un appalto finanziato attraverso il PO FESR 2014/2020 – Asse 9 “inclusione Sociale e lotta alla povertà” – Azione 9.4.1 e per un importo pari a euro 1.610.440,70. L’esecuzione dei lavori dovrà essere completata entro il mese di settembre del 2023.
Ne abbiamo parlato col presidente dell’Iacp di Trapani avv. Vincenzo Scontrino, per ascoltare schiaccia PLAY:
Alla consegna dei lavori hanno partecipato per lo Iacp di Trapani, assieme al personale tecnico, il Presidente avvocato Vincenzo Scontrino e il Direttore Generale e Dirigente dell’Area Gestione Patrimonio, ingegnere Eugenio Sardo e per il Comune di Trapani, che è proprietario dell’intero Borgo, l’assessore dottor Giuseppe Pellegrino. Tra Iacp e Comune di Trapani a suo tempo è stata sottoscritta una convenzione che ha permesso all’Iacp di occuparsi della fase progettuale e dunque della richiesta di finanziamento per giungere adesso all’appalto dei lavori.
“Ci apprestiamo a ridar lustro ad un luogo che custodisce un pezzo della storia della nostra terra senza disperderne il valore che lo ha originato negli anni ’40 del secolo scorso – dice il presidente avv. Vincenzo Scontrino – Lo riconsegneremo all’attualità dei giorni nostri utilizzando un sistema moderno ed efficace, quello del social housing. Oggi – prosegue – le attenzioni vengono sempre di più dedicate alle città, ma con questa iniziativa intendiamo promuovere altro: ossia l’importanza che hanno i territori che circondano i centri urbani, dove la natura convive con storia e arte. E’ possibile spendere bene fondi pubblici dedicandoli a quello che mi piace definire un nuovo rinascimento”.
Lo Iacp all’interno del Borgo rurale “Livio Bassi” realizzerà 10 alloggi sociali – che avranno superfice comprese tra i 40 ed i 92 metri quadrati – e uno dei tre edifici verrà destinato ad ospitare i servizi, come ad esempio un laboratorio informatico e un centro di ristorazione.
“Questo borgo – prosegue Scontrino – nacque per agevolare gli agricoltori, poi una maldestra azione condotta, poco meno di un decennio addietro, dal Comune di Trapani, che ne era divenuto nel frattempo proprietario, lo svuotò del tutto dei pochi abitanti che erano rimasti, lasciandolo così nell’abbandono e nel degrado. Il Borgo “Livio Bassi” stava rischiando di implodere, per il declino edilizio e urbano che stava subendo. Adesso c’è un percorso di vita che si potrà riprendere con la esecuzione dei lavori, appaltati al termine di un iter tecnico e amministrativo che ha ottenuto l’attribuzione del finanziamento”.
“Ho partecipato con piacere alla consegna dei lavori da parte dello IACP per il recupero del “Borgo Livio Bassi” di Ummari – afferma a sua volta l’assessore del Comune di Trapani Giuseppe Pellegrino – La collaborazione tra IACP e Comune di Trapani, per il recupero del Borgo, ha avuto inizio prima della consiliatura Tranchida, il progetto è poi stato seguito anche da questa amministrazione. Saranno realizzati 10 appartamenti che il Comune, attraverso un bando, assegnerà con affitto calmierato a famiglie del territorio. La collaborazione con lo IACP è continuata e, sempre in relazione al recupero del Borgo Livio Bassi, il Comune di Trapani ha partecipato ad un bando del PSR ottenendo un finanziamento di 450 mila euro per la ristrutturazione della ex scuola. Il progetto è stato redatto dai tecnici dello IACP”. Questa porzione di lavori è già in corso, la destinazione finale dell’edificio una volta recuperato sarà rivolta agli aspetti legati all’agricoltura, alla cultura contadina, anche in chiave di fruizione turistica. I lavori di recupero stanno riguardando anche il restauro della grande porta ad arco posta all’ingresso del Borgo.
“Mi è capitato spesso di parlare con gli abitanti di Ummari – dice Scontrino- e con chi, oramai residente in altre zone dell’agro ericino, ha in questa frazione le proprie radici, ed ho sempre colto l’affetto per questo Borgo, e il dispiacere di averlo visto in preda all’abbandono, considerato fra l’altro che quelle famiglie che lo rendevano vivo e fruibile sono state costrette a lasciarlo per un’improvvida quanto discutibile pretesa dell’amministrazione comunale di quel tempo. Adesso rispondiamo a legittime aspettative. Qui purtroppo fu spenta in modo violento la vita di padre Michele Di Stefano, sacerdote illuminato e intelligente, che fu parroco nella chiesa del Borgo e nella cui canonica, per mano violenta e assassina, fu trovato senza vita nel marzo 2013. Con il suo impegno riuscì a non far finire l’impianto agricolo rurale nel totale dimenticatoio. Resta vivo a maggior ragione oggi il ricordo per padre Michele Di Stefano, a lui è nostra intenzione dedicare e d’accordo con il Comune di Trapani, l’edificio destinato ad ospitare i servizi per l’agglomerato. Nel nome di padre Michele , certo anche del consenso della Curia Vescovile di Trapani, offriremo la possibilità agli aventi diritto a potere avere un alloggio”.
“Costruire alloggi popolari per arginare quanto è possibile la domanda che proviene dalla collettività è il nostro principale compito come Iacp – conclude il presidente Iacp – ma coniugare le esigenze abitative con il recupero di immobili che hanno anche una loro storia, è qualcosa che ci inorgoglisce particolarmente. Il progetto redatto dal nostro ufficio tecnico ha saputo assieme coniugare casa, lavoro e recupero di un bene che ha un suo certo pregio. Sarà possibile apprezzare il contesto, ma non sarà un museo industriale ma un sito dove la persona sarà al centro degli interventi”.