Dal 14 gennaio scorso è di nuovo in libreria, in un’edizione riveduta e ampliata, “Minchia di re”, di Giacomo Pilati, storia di una donna della seconda metà dell’Ottocento che, per nascondere la propria omosessualità, si finge uomo. L’autore si racconta a “Interviste corsare”, dalla passione per la scrittura ai libri, dalle rassegne letterarie agli incontri con i grandi autori.
“Scrivo perché non so fare altro”, dice. “La scrittura è ciò che mi viene meglio per raccontarmi e tendere un orecchio all’ascolto”. E poi il suo rapporto con Trapani e i trapanesi, città in cui è nato e cresciuto e dove vive. “Trapani ha grandi potenzialità e può cambiare”. E sulla candidatura della città a capitale della cultura italiana dice…