«Ringrazio l’ingegnere Cocina e la Protezione Civile per l’attenzione e sono contento che prenda posizione anche per i ristori sebbene non abbiano nei suoi capitoli le somme per tutti. Il “conto” dei danni delle infrastrutture pubbliche colpite è già noto agli uffici della Protezione Civile: sono 5.6 milioni di euro».
Con queste parole il sindaco di Trapani, replica pacatamente al capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina che ieri con una lunga nota aveva sottolineato che «è emersa con chiarezza una inefficiente manutenzione ordinaria delle caditoie, dei tombini, degli sbocchi a mare, ostruzioni delle tubazioni che hanno causato lo scoppio di alcuni tratti. Inoltre, non ha funzionato pienamente la stazione di pompaggio di via Tunisi che avrebbe avuto da tempo operative solo 6 pompe su 12» e che , «non si ha notizia – prosegue la Protezione civile – se sono state attivate le procedure di somma urgenza», così come non sono ancora state comunicate le «segnalazioni di danni pervenute al Comune dal 28 settembre, la cui analisi e valutazione è necessaria per pervenire a una stima dei fabbisogni economici e avviare la procedura di ristoro».
«Il documento con la stima dei danni comunali è stato inviato tre settimane fa – replica Tranchida – . Vista la richiesta rimanderemo la relazione. In questi giorni stiamo aggiornando tutte le istanze ricevute dai privati cittadini e commercianti: siamo intorno a 1.3/1.4 milioni di euro. Questa attenzione ci fa ben sperare perché significa che il Governo Regionale realmente ci vuole mettere i soldi. Contesterò, con garbo, all’ingegnere Cocina che non è un problema di caditoie e occlusioni ma che a Trapani sono caduti 122 millimetri d’acqua. Confermo che 6 pompe si sono fermate: 3 a causa del trasformatore saltato durante il nubifragio e 3 per colpa del gruppo elettrogeno. Questo dettaglio è stato pubblicato nella relazione integrativa firmata dal geometra Zimmardi, dipendente comunale incaricato per gli interventi. Infine, dal punto di vista burocratico, gli uffici della Protezione Civile Regionali sono stati interpellati per capire l’iter da seguire: gli interventi sono già in atto, dobbiamo solo capire come arrivano i fondi del ristoro. Capisco che l’ingegnere Cocina non segua anche questi dettagli, e ritengo sia normale, ma gli uffici sono già attivi».