Quarantotto ore. Nel giro di due giorni si è compiuta l’ennesima rivoluzione all’interno del Luglio Musicale Trapanese. Come aveva preannunciato alla nostra redazione, il sindaco di Trapani, e presidente dell’Ente, ieri ha proposto all’Assemblea dei soci e al CdA la nomina dei nuovi referenti, quello artistico e quello amministrativo.
Poche le sorprese: Giuseppe Butera (già consigliere del Luglio ed ex soprintendente della Fondazione Erice Arte e già direttore dell’ex Azienda Provinciale per il Turismo di Trapani) sarà il nuovo consigliere delegato al posto di Matteo Giurlanda.
Il maestro Walter Roccaro – pianista, titolare della cattedra di pianoforte in Conservatorio da 24 anni, una laurea in Giurisprudenza e già direttore del Conservatorio “Scontrino” di Trapani per due mandati consecutivi – ha accettato il ruolo di direttore artistico dell’Ente da cui, nel giro di pochi mesi, sono andati via prima Matteo Beltrami e poi Carmelo Caruso (il cui contratto non era ancora stato neppure formalizzato). Il tutto a 12 giorni dall’inizio della stagione estiva che rischia di essere molto tribolata e che ha registrato già tagli e cancellazioni rispetto a quanto, a tempo debito, era stato proposto da Beltrami e avallato dal CdA.
In una nota stampa, il primo cittadino di Trapani sottolinea come l’Ente “grazie alle scelte ed azioni di questi ultimi anni, oggi vanta una situazione patrimoniale solida mentre continua a scontare, come tutti i teatri italiani ed a maggior ragione dopo la pandemia, problemi di liquidità, a fronte di ingenti crediti nei confronti dello Stato (esercizi 2021/22) e Regione (esercizi 2019/20/21/22)”.
Insomma, per l’Amministrazione il bilancio è solido ma le casse sono vuote. Problema atavico dei teatri di tradizione ma che al Luglio è stata quasi una costante negli ultimi anni.
«La necessaria separazione professionale tra la dirigenza amministrativa ed artistica – afferma Tranchida a cui è toccato l’onere di risolvere la situazione – non sempre hanno trovato sintesi ed equilibrio armonico che vanno ricercate necessariamente nell’interesse del Luglio, senza primogeniture né forzature. Oggi oneriamo due qualificati professionisti che hanno al pari a cuore il Luglio e gli interessi preminenti della Città di Trapani. Nei prossimi giorni terremo con il CdA del Luglio ed il maestro Roccaro una conferenza stampa per la presentazione del programma artistico, con eventuali variazioni».
L incontro si svolgerà martedì 21 giugno: il nuovo board e l’Amministrazione incontreranno la stampa. Sarà l’occasione per chiedere e comprendere cosa non ha funzionato, anche con il maestro Caruso che, non è stato neppure ringraziato nella nota diffusa dal Comune.
Tranchida, infatti, tiene ad inviare un «particolare ringraziamento a loro ed a quanti comunque si sono spesi in questi anni di transizione e pandemici, dal dottor Giurlanda al maestro Beltrami ed in particolare a tutto il personale ed agli artisti che non hanno negato energie né si sono risparmiati di collaborare seppur a fronte dei sopradetti ritardi nella liquidazione dei relativi compensi”.
“Il futuro prossimo – prosegue- ci porta a guardare avanti e con serenità, tanto dal punto di vista del potenziamento infrastrutturale e della plurale offerta artistico-culturale (acquisiti nuovi finanziamenti per la ristrutturazione di Palazzo Lucatelli, per il completamento del teatro Pardo, potenziamento Casina delle Palme e finalmente consegnati i lavori regionali per il Teatro Tito Marrone), quanto gestionale nella nuova versione giuridico-organizzativa con la nascita di una specifica Fondazione, come previsto nel programma di governo».
Tranchida indica anche la via da perseguire riguardo la fondazione che potebbe affiancare il Luglio. «In tale direzione – conclude il sindaco – ricercheremo e consolideremo intese con Enti pubblici e privati nonché con Associazioni culturali e investitori o coproduttori, al fine di potenziare e migliorare l’offerta artistica e culturale. La candidatura a Capitale Italiana della Cultura che, insieme all’assessora Rosalia d’Ali e come maggioranza di governo abbiamo proposto, non era una provocazione ma una scelta strategica che continuiamo a perseguire nonostante le note difficoltà finanziarie in cui si dibattono gli enti locali anche in conseguenza della crisi socio economica pandemica».