La Prefettura di Trapani farà da mediatrice con il governo nazionale e il governo regionale per le richieste avanzate sul tema della sicurezza sul lavoro contenute nel documento consegnato oggi dalla Cisl a tutti i prefetti della Sicilia.
Questo l’impegno ottenuto dal sindacato a Trapani ad esito del sit-in svoltosi stamane sotto lo slogan #presidiamolasicurezza che ha caratterizzato la mobilitazione a livello regionale.
La delegazione della Cisl Palermo Trapani – guidata dal segretario territoriale Massimo Santoro – ha coordinate al capo gabinetto della Prefettura trapanese un documento per chiedere, tra le altre cose, “un Coordinamento permanente di confronto sui territori e la definizione di attività certe e costanti di presidio sul livello locale, in piena prossimità delle realtà lavorative, in grado di aumentare la sinergia tra parti sociali e istituzioni, a cominciare dal presidio in ogni contesto lavorativo della rappresentanza sindacale e territoriale, al fine di garantire quel controllo di prossimità a favore dell’affermazione delle tutele di salute e sicurezza”.
“La situazione è tragica nei nostri territori, se si pensa che, solo da gennaio a maggio, mancano dunque i dati degli ultimi mesi – ha affermato Leonardo La Piana, segretario generale Cisl Palermo Trapani -, nel Trapanese sono stati 962 gli infortuni denunciati (erano 698 lo scorso anno) mentre le malattie professionali sono raddoppiate da 33 a 66 nei primi sei mesi del 2022. La sicurezza deve essere la priorità per tutti: dai lavoratori che devono essere formati e informati su tutti i principi di sicurezza, alle aziende che devono dotare i dipendenti di tutti i dispositivi di sicurezza, rendere idonei i locali e investire in prevenzione, a chi come le Istituzioni competenti deve fare ispezioni e controlli frequenti”.
“La mobilitazione proseguirà – ha concluso La Piana – finché non ci sarà un vero e proprio coordinamento che deve rendere funzionale ed evitare la dispersione di risorse tra le istituzioni deputate ai controlli e ispezioni, e maggiori investimenti su prevenzione e formazione”.