SiciliAmbiente entra nel vivo martedì 12 luglio con il secondo giorno di proiezioni e appuntamenti in programma al festival. Per il Concorso Documentari, in anteprima siciliana alle 22:00 al Giardino di Palazzo La Porta, è il turno di Living in a Postcard di Christian Nicoletta che sarà introdotto al pubblico dal regista stesso. Il lavoro ruota attorno al tema del turismo senza sosta degli ultimi anni che ha proposto immagini di destinazioni turistiche, spesso, da cartolina.
Un’immagine che, si è affiancata a reazioni sociali e a forti tensioni. Con l’arrivo del Covid-19 tutto è cambiato. In un viaggio tra le Cinque Terre, Londra, Venezia, Barcellona e i fiordi Norvegesi, il regista ci fa scoprire la radice di questi problemi e prevede cosa avverrà nel periodo post pandemia.
Sempre per i documentari in concorso, al porto turistico alle 21:45, sarà proiettato, I’m so sorry di Liang Zhao. Un documentario di produzione francese in anteprima italiana sulla situazione del riscaldamento globale nei termini delle scelte dell’umanità in materia di energia nucleare. La giornata del festival prevede l’evento “Liberi dalla plastica”, che si terrà alle 15:30 al porto turistico e che promuove la raccolta di plastica e rifiuti dal mare con l’utilizzo di Stand Up Paddle. Un istruttore insegnerà le basi per utilizzare la tavola da SUP in autonomia per raccogliere quanta più plastica possibile.
Seguirà al Giardino di Palazzo La Porta, alle 19:30, la presentazione del libro Non tutto il mare è perduto di Giuseppe Ungherese, un viaggio lungo le coste italiane alla scoperta di un ecosistema soffocato da plastiche e microplastiche, a cura di Greenpeace Italia, alla presenza dell’autore. Un aperitivo letterario al tramonto offerto da Olis Geraci e Vini Lauria.
Per il Concorso Cortometraggi alle 21:40 al Giardino di Palazzo La Porta saranno proiettati Empiric di Ioana Țurcan, in presenza della regista. La ventenne Alexandra vive con la madre e il fratello disabile e lavora in una fabbrica tessile nella Romania comunista, a causa del decreto anti-aborto le donne sono abituate a controlli ginecologici mensili. Ma questa volta la “parata” a sorpresa costringe Alexandra a prendere una decisione drastica.
Per la Sezione Panorama alle 21:15 è prevista la proiezione di Sauvage di Giacomo Bordonali. Per il Concorso Animazioni, alle 21:20 dall’America Yellowstone 88 – Song of fire di Jerry van de Beek e Betsy De Fries: nell’estate del 1988 un fulmine secco scatenò un incendio nel paesaggio arido e siccitoso del Parco di Yellowstone, innescando un incendio che avrebbe bruciato oltre 1,5 milioni di acri del parco. Song of Fire, è un poema narrativo che racconta un disastro ambientale durato per mesi, fino a quando una nevicata di forte intensità spense le fiamme. Quell’inverno la fauna sopravvissuta ma stremata dal fuoco e indebolita dalla fame, muore di più rispetto a quella uccisa dal fuoco. Ma la natura passa da una stagione all’altra e la vita nel parco ricomincia.
Alle 21:30 sarà proiettato Un sogno di Himera di Gianfrancesco Iacono, alla presenza del regista. Il docufilm, ambientato in Sicilia, parla di un mago che si aggira nella pianura desolata dove un tempo sorgeva l’antica colonia greca di Himera, oasi di struggente bellezza confinante, purtroppo, con ciò che resta dell’area industriale di Termini Imerese. Una testimonianza di come la mancanza di attenta pianificazione territoriale possa condurre alla devastazione ambientale e alla mortificazione di un patrimonio archeologico di straordinaria ricchezza. “Un sogno di Himera” è un tentativo di “risarcimento” da parte del regista per una terra umiliata e, allo stesso tempo, un segnale di speranza rivolto al futuro.
A seguire dopo Living in a Postcard di Christian Nicoletta per la sezione cortometraggi in concorso alle 23:00 sarà presentato Lo chiamavano Cargo di Marco Signoretti. Alle 23:20 seguirà Once there was a sea di Joanna Kozuch. Ispirato ai luoghi, lungo i confini tra Kazakistan e Uzbekistan, alle storie e ai destini delle persone che la regista ha incontrato esplorando il disastro del Mare d’Aral. Storia di una catastrofica trasformazione ambientale e sociale. La sparizione dell’antico mare è intrecciata con le vite di donne e uomini che su quelle rive hanno prosperato, perso tutto, e che oggi ne abitano le sponde immaginarie, in un’atmosfera polverosa e surreale.
Per il Concorso Cortometraggi all’anfiteatro di via Faro presso il porto turistico saranno presentati: alle 21:15 Lili Alone di Zou Jing, alle 21:30 Total disaster di Keil Orion Troisi e Molly Gore, alle 22:55 Wild di Nicolas Devienne e alle 23:25 di Will my parents come to see me? di Mo Harawe. Infine, per il Concorso Animazioni alle 23:15 sarà proiettato The loneliness of the stars di Maxime Séchet.