Ancora trasferimenti di migranti dal Centro di prima accoglienza di Pantelleria che, come è noto, dispone di soli 28 posti per accogliere le persone, la maggior parte di nazionalità tunisina, che approdano o vengono intercettate nei pressi dell’isola.
Ieri ne sono giunti a Trapani 94: di questi 28 sono risultati richiedenti protezione internazionale, 2 sono stati arrestati, 11 respinti e trattenuti presso CPR Trapani nell’attesa del rimpatrio e 49 respinti con ordine del questore di lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni, come dispone il comma 5 bis dell’articolo 14 del Testo unico sull’immigrazione.
Sempre ieri, 18 luglio, erano giunti a Pantelleria, in quattro diversi eventi, 24 migranti mentre a Marettimo altre 8 persone: queste ultime, una volta trasferite a Trapani per essere identificate dalla Polizia, sono state respinte con ordine del Questore e dovranno lasciare il territorio nazionale entro un settiama.
Stanotte, intanto, altri 41 soggetti – in prevalenza interi nuclei familiari con bambini piccoli – sono stati imbarcati da Pantelleria sul traghetto per Trapani e sono sottoposti anch’essi, in queste ore, al consueto iter presso il CPR di contrada Milo.
A fronte di cio, apprendiamo da fonti sindacali – che il personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Trapani, a cui sarebbero dovute essere destinate in pianta stabile quattro nuove unità, ne ha ricevute solo due in aggregazione e che, tale carenza di personale – a fronte dei continui arrivi, obbliga quei poliziotti a turni di lavoro di oltre 12 ore al giorno mentre per il resto del personale impegnato nelle operazioni di trasferimento e sbarco é previsto il cambio dopo 6 ore.
Al momento, nel Centro di prima accoglienza presso l’ex Caserma “Barone” di Pantelleria restano 60 persone, di cui 25 sono risultate positive al Covid, mentre due migranti che dovevano essere trasferiti insieme agli altri dall’isola stanotte, si sono resi irreperibili.