Unico a prendere posizione in maniera drastica e motivando con una lunga serie di riferimenti normativi, oltre che in riferimento all’esplosione di contagi Covid nel territorio comunale, il sindaco di Trapani ieri sera ha firmato un’ordinanza che, tra le altre misure adottate per frenare il dilagare del virus, prevede anche la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado fino al prossimo 21 gennaio.
Molti altri suoi colleghi, e anche il commissario straordinario che regge attualmente le sorti del vicino Comune di Misiliscemi, un tempo porzione del territorio comunale trapanese, hanno scelto la strada della riapertura, indicata ieri mattina dal governo regionale dopo la riunione della Task force presso l’Assessorato all’istruzione: “La Sicilia è in zona gialla e i sindaci non hanno il potere di chiudere le scuole e disporre la didattica a distanza”. La richiesta di far passare in “arancione” la provincia di Trapani, avanzata giorni fa alla Regione dall’Asp di Trapani, infatti, non ha ancora ottenuto riscontro.
Nell’attesa di verificare se l’ordinanza Tranchida reggerà ad eventuali rilievi giuridico-amministrativi di Organi superiori, sentiamo cosa il primo cittadino di Trapani ha detto stamattina alla redazione di Trapanisi.it.
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“Quella di ieri non è stata certamente una decisione presa a cuor leggero, ma la salute pubblica viene prima di tutto -sottolinea Tranchida – ed è per questo che l’ordinanza non si limita ad intervenire solo sulle scuole ma disciplina svariati ambiti: lo stop ai concerti, convegni e mostre, l’ingresso con green pass rafforzato e mascherina FFP2 nei luoghi di interesse storico-culturale oltre al divieto di stazionamento entro 100 metri dai pubblici esercizi che somministrano bevande e cibo per asporto e la sospensione delle linee urbane di ATM la domenica e nei festivi. Ogni giorno l’Asp ci invia dati allarmanti e mentre si registrano nuove vittime, è indiscutibile che la situazione epidemiologica sia ancora grave e complessa”.
Secondo il sindaco di Trapani “Il governo Draghi dovrebbe al più presto inasprire le misure per rendere obbligatori i vaccini, poiché la nostra libertà finisce dove comincia quella altrui, e viceversa, ed è intollerabile che per colpa di pochi, a pagarne le conseguenze debba essere l’intera comunità”. Il primo cittadino di Trapani lancia l’appello “a vaccinarsi per uscire al più presto da questa situazione di sofferenza”.