Con una nota inviata a tutti i dirigenti scolastici della provincia di Trapani, il delegato del sindacato CUB Scuola di Trapani, ha invitato chi di questi ha già erogato provvedimenti di diffida o sospensione del personale scolastico per il mancato adempimento dell’obbligo vaccinale, ad annullarli.
A supporto della richiesta, il sindacalista Natale Salvo ha invitato i dirigenti, “come bene han fatto altri sia a Trapani che ad Alcamo, a rivalutare le posizioni del personale che si trovava in stato di malattia il 15 dicembre o alla data della prevista, e mancata, vaccinazione”.
« Esistono – ha scritto il rappresentante del CUB – norme garantiste per il lavoratore quali l’articolo 17 del contratto di lavoro, l’articolo 2110 del Codice Civile, la stessa circolare del Ministero dell’Istruzione del 20 dicembre 2021, pareri dell’ARAN e sentenze di Cassazione che possono legittimamente giustificare la mancata sospensione in caso di malattia del personale scolastico».
«Soprattutto – ha aggiunto il delegato del sindacato a Trapani -, esistono pure un parere dell’Avvocatura di Stato del 24 gennaio 2022 e le FAQ dell’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto del 27 gennaio 2022 che avvalorano tale posizione garantista nei confronti del lavoratore».
«Riteniamo – prosegue – che il dirigente scolastico, oltre che applicare le nuove norme sull’obbligo vaccinale, debba ricordarsi che di fronte ha un proprio collaboratore e, soprattutto, un essere umano con spesso solo che il proprio stipendio da lavoro quale sostegno economico per sé, per i propri eventuali familiari a carico o per far fronte a spese di affitto, mutuo, sostentamento alimentare etc.. È con questo spirito anche di cristiana comprensione, che invitiamo chi avesse già erogato provvedimenti a riesaminarli».
Il sindacato CUB Scuola di Trapani – rende noto il sindacalista – conta in provincia di Trapani, al momento, 27 iscritti di cui solo due hanno recentemente avviato il ciclo vaccinale. Altri quattro hanno ottenuto l’esenzione dalla vaccinazione per problemi di salute, sei hanno ottenuto il differimento in quanto guariti dal Covid, due hanno sospeso l’attività didattica per dedicarsi alla cura di familiari disabili gravi, una è andata in aspettativa, otto sono stati già stati sospesi dal servizio e tre sono assenti dal servizio per malattia. L’ultima, docente precaria, quest’anno ha rifiutato le proposte di lavoro per non sottoporsi alla presentazione del green pass.
«Quest’illegittimo e discriminatorio obbligo vaccinale ha di fatto distratto dal diritto al lavoro 25 soggetti tra docenti e collaboratori scolastici», conclude Salvo.