Definita dal governo regionale siciliano la procedura, con il Ministero dell’Ambiente, tramite la quale sono stati ammessi a finanziamento undici progetti di riqualificazione e bonifica ambientale per lo smaltimento dell’amianto e dell’eternit derivanti dallo smantellamento delle baraccopoli nei paesi delle provincie di Trapani, Agrigento e Palermo.
Otto progetti sono immediatamente cantierabili, tre invece si trovano in una fase istruttoria e occorrerà attendere ulteriori passaggi burocratici. A disposizione ci sono oltre nove milioni di euro. A breve partiranno, dunque, i lavori di riqualificazione nelle province più colpite dal sisma del 1968. Si tratta – fanno sapere dalla Regione – di un programma di interventi approvato già nel 2015 ma che ha subito, nel corso degli anni, diverse modifiche e approfondimenti, fino all’attuale rimodulazione.
Nella provincia di Trapani i lavori, per un ammontare di circa due milioni di euro, si concentreranno nei comuni di Partanna (un milione di euro), Santa Ninfa (circa 1,8 milioni di euro) e Vita (circa 280 mila euro).
Nella provincia di Agrigento sono stati ammessi a finanziamento quattro progetti: a Montevago per la riqualificazione della chiesa e dell’ex poliambulatorio nell’ex baraccopoli “Bergamo” sono stanziati 412 mila euro e quasi un milione di euro per la bonifica ambientale dei villaggi Bergamo, Tempo e Trieste. A Santa Margherita del Belice sono finanziati i lavori nell’ex baraccopoli di via Po, per circa un milione e mezzo di euro, e lo smaltimento delle discariche abusive di cemento amianto, per un importo di 600 mila euro. A Roccamena, in provincia di Palermo, sarà riqualificata la piazza Sant’Antonio con un investimento di circa 74 mila euro.
Si trovano ancora nella fase istruttoria, invece, i progetti di Salaparuta – per il quale il dipartimento regionale della Protezione civile è in attesa di integrazioni – e quelli di Menfi e Sambuca di Sicilia (Agrigento), per i quali è in corso un approfondimento al Ministero dell’Ambiente.
A questi undici interventi, che rientrano nella dotazione di nove milioni di euro già stanziati, potrebbero aggiungersene presto altri due – a Gibellina e Salemi, in provincia di Trapani – per i quali si sta provando a reperire un ulteriore finanziamento di 1,3 milioni di euro