Il collegamento in videoconferenza con il Dirigente Generale del Dipartimento regionale di Protezione civile della Sicilia, Salvo Cocina, conclude oggi la tre giorni di addestramento denominata “Prima Esercitazione Regionale Coordinamento Magna-VIS Sicilia svoltasi a Poggioreale.
L’attività ha ottenuto il patrocinio della Protezione civile siciliana e ha impegnato, da venerdì scorso, organizzazioni di volontariato provenienti da tutta l’Isola, per un totale di circa 250 operatori, giunti a Poggioreale vecchia con mezzi e attrezzature, oltre alle unità cinofile.
Il campo con le classiche tende ministeriali blu è stato, invece, allestito nell’”area di ammassamento” appena fuori dal centro abitato. Le attività hanno preso il via nel “campo macerie” – tra i ruderi del vecchio paese distrutto dal terremoto del 1968 – appositamente realizzato per l’addestramento delle unità cinofile dei Vigili del Fuoco che, in questa occasione, hanno simulato la ricerca di un disperso con binomi cane-conduttore e figuranti del volontariato di Protezione civile.
Presenti il dirigente territoriale di Trapani del DRPC Sicilia, Antonino Parrinello, e alcuni funzionari dipartimentali in veste di osservatori. Le attività si sono protratte fino a tarda sera sotto la luce delle lampade di una torre faro.
La tre giorni di addestramento ha proposto da interventi esterni, come appunto, le prove di ricerca dispersi che sono state ripetute all’alba della giornata di sabato, ad azioni di recupero di opere d’arte in una chiesa o di evacuazione di un ferito “in corda” da una palazzina popolare.
Ma è il campo base, il cuore della logistica che deve funzionare alla perfezione in presenza di tante persone giunte in quel luogo con obiettivi impegnativi e stressanti. Un campo base organizzato con tutti i servizi interni attivati, compreso un centro radio capace di restare in contatto, senza avvalersi di reti informatiche e telefonia cellulare, anche con la sala operativa (Soris) di Palermo. Questo grazie ai radioamatori, volontari per eccellenza e impegnati in attività di protezione civile.
Tutti le attività sono state precedute da una formazione fatta dagli stessi volontari specialisti, tra cui un gruppo di psicologi dell’emergenza.