Anche le isole Egadi sono state protagoniste, nei giorni scorsi, del “Marine Litter”, il progetto del FLAG “Isole di Sicilia”, il gruppo di azione locale attivo nel settore della pesca e dell’acquacoltura, per il territorio delle isole siciliane.
Il progetto è finalizzato alla protezione e al ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini nell’ambito di attività di pesca sostenibili, con interventi di raccolta, da parte di pescatori, dei rifiuti marini (Marine Litter), compresa la rimozione degli attrezzi da pesca perduti.
«Il mare è pieno di grandi quantità di rifiuti provenienti dalla terraferma e talvolta da posti lontanissimi. Un problema quello del marine litter che nei prossimi anni vedrà un Mediterraneo sempre più unito mettendo in campo anche una politica condivisa contro i rifiuti in mare», così dichiara Giovanni Basciano, presidente del FLAG ”Isole di Sicilia”.
Nelle Isole Egadi hanno aderito 35 imbarcazioni del Co.Ge.P.A. (Consorzio di Gestione della Pesca Artigianale) di Trapani. Sarà monitorata la quantità e la tipologia dei rifiuti raccolti al fine di comprendere le cause del littering ed individuare, in sinergia con le Istituzioni, le azioni da mettere in campo per prevenirlo.
«Siamo consapevoli che raccogliere e pescare in un ambiente pulito e sostenibile è un valore aggiunto per la comunità e per il consumatore. La tutela dell’ambiente per il turismo e la pesca sono fondamentali»- così affermano alcuni pescatori coinvolti.
Il FLAG “Isole di Sicilia” comprende i Comuni di Favignana, Pantelleria, Ustica, Lipari, Malfa, Leni e Santa Marina Salina.