L’ipotensione è un termine specialistico utilizzato per indicare una condizione in cui la pressione del sangue è particolarmente bassa.
La pressione del sangue varia da persona a persona.
In genere si considera ipotensione una condizione in cui la pressione massima (o sistolica) è uguale o inferiore a 90 mmHg e quella minima (o diastolica) è uguale o inferiore a 60 mmHg.
I possibili sintomi legati all’ipotensione sono: debolezza, giramenti di testa, obnubilamento, vertigini, confusione, visione offuscata sino ad arrivare a pericolosi svenimenti associati a pericolose cadute.
Sono maggiormente a rischio di soffrire d’ipotensione gli anziani, i bambini e tutte le persone che assumono certi farmaci come gli antidepressivi o gli antipertensivi, soprattutto i diuretici, o chi è affetto da patologie cardiache o del sistema nervoso centrale ad esempio Alzheimer e Parkinson.
Ci possono essere pure ipotensioni legate all’ipomobilità protratta e alla gravidanza.
L’ipotensione durante la gravidanza, vi rassicuro, è normale e di solito scompare dopo il parto.
Esiste una ipotensione postprandiale che colpisce soprattutto gli anziani ed è quella associata al richiamo del sangue verso l’apparato digerente dopo un pasto abbondante
L’ipotensione neuromediata, invece, è tipica dei giovani e sembra essere dovuta all’alterazione dei meccanismi di comunicazione tra cuore e cervello, per esempio dopo uno spavento improvviso e intenso o legato a una situazione molto spiacevole o a una situazione che emotivamente ci colpisce molto, quindi erroneamente arriva al cervello l’indicazione che la pressione supera i valori normali e il cervello si attiva rallentando il cuore, per far diminuire la pressione che in realtà è normale, creando ipotensione.
Esiste pure l’ipotensione ortostatica caratterizzata da uno sbalzo di pressione associato al passaggio improvviso dalla posizione seduta alla stazione eretta.
Le cause dell’ipotensione possono essere molteplici le più comuni in estate sono: la disidratazione da mancata assunzione di liquidi o da gastroenteriti.
Meno comuni sono le cause d’ipotensione patologiche dovute a una serie di malattie cardiache, endocrine, dovute a carenze vitaminiche ad esempio carenza di vitamina B12, carenza di sodio, potassio, calcio e magnesio ecc.
In genere un’ipotensione non associata a particolari sintomi non richiede un trattamento.
Negli altri casi il rimedio più adatto dipende dalla causa della pressione bassa.
Potrebbe essere utile bere più acqua o aumentare il consumo quotidiano di sale, mentre altre volte anche le calze elastiche possono risultare efficaci.
È meglio, però, chiedere consiglio al medico su quale sia il rimedio più adatto al proprio caso.
In generale è importante ridurre il consumo di alcolici, seguire un’alimentazione sana, evitare di alzarsi troppo velocemente da sdraiati o da seduti e ridurre i cali di pressione postprandiali riducendo le porzioni e il loro contenuto di carboidrati.
In alcuni casi può essere necessario modificare la dose di un farmaco assunto o interromperne l’assunzione, altre volte potrebbe essere necessario iniziare una nuova terapia farmacologica.
In caso d’ipotensione persistente e sintomatica è sempre bene consultare un medico per escludere l’eventuale presenza di problemi di salute sottostanti.
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