Con una lunga lettera aperta, l’ex assessore del Comune di Palermo, trapanese di nascita e di residenza, ha ufficializzato che non sarà della partita nazionale nonostante fosse l’unico nome lanciato dal Pd provinciale. Ecco la lettera integrale:
Il Partito Democratico, di cui faccio orgogliosamente parte, ha scelto di non puntare su una candidatura giovane, la mia, al collegio uninominale di Trapani per le prossime elezioni politiche.
I malpensanti sappiano che si sarebbe trattato di un seggio con esito perdente, non di posti bloccati, quelli sono riservati ai prescelti.
Il Partito Democratico di Trapani, nella persona del Segretario Provinciale Domenico Venuti, qualche settimana fa mi ha chiesto se fossi disponibile per una candidatura all’uninominale in provincia di Trapani, ho risposto di Sì con entusiasmo, consapevole che il risultato non sarebbe stata alcuna “poltrona”, convinto piuttosto che le sfide di questo meraviglioso e dannato territorio vadano prese in mano con responsabilità da una generazione politica che punti a rinnovare e a dare un nuovo respiro. Mi è stato anche comunicato nel corso delle settimane che il mio nome è stato proposto all’unanimità al Partito regionale, in altre parole non era stato fatto nessun altro nome se non il mio, e questo mi gratifica e ringrazio tutte e tutti per questa straordinaria fiducia.
È evidente che, avendo fatto una scelta univoca, senza tenere conto della unica indicazione del territorio trapanese, il PD Regionale stia gestendo in modo incomprensibile e miope questa fase cruciale della vita democratica del nostro Paese, purtroppo con l’avallo anche del Partito Democratico nazionale. Tutto questo creerà inevitabilmente un disimpegno di tanti mondi che, forse, di fronte ad una candidatura nuova e giovane avrebbero nutrito interesse.
Di certo il mio impegno continua in questa fase e in tutte le prossime sfide che il tempo complesso che viviamo ci pone davanti. Proseguirò ad agire con entusiasmo, con spirito di cambiamento e con amore verso una politica che, anche chi la fa, la vorrebbe diversa e non distante dalle persone e dai territori.