Un’impresa titanica vera e propria, quella compiuta ieri dalla 2B Control Trapani che è scesa in campo contro l’Assigeco Piacenza, vincendo 82 a 77. Nonostante l’assenza di cinque titolari, la squadra – che ha visto l’esordio di diversi under – ci ha creduto fino alla fine. Una partita giocata in una condizione in cui il Trapani non aveva nulla da perdere e che, alla fine, ha visto i granata vincitori del match, conquistando due punti in classifica e il cuore di tutti i tifosi.
“Direi che per l’ennesima volta hanno fatto qualcosa d’innaturale, hanno pensato solo a giocare a pallacanestro con cose provate nelle ultime 24 ore – commenta coach Parente nel post partita – perché prima l’avevamo preparata in un modo e poi abbiamo dovuto cambiare, e senza mai provare, sono stati pronti sia i titolari che i giovani”.
Per Trapani erano assenti Childs, Palermo e Biordi per infortunio, Massone e Tomasini per Covid.
“Devo dire che sono contento dell’apporto dei giovani, che è stato fondamentale sotto il profilo dell’energia e della sicurezza. Avevo chiesto ai veterani di fidarsi dei giovani e ai giovani di non fare un passo indietro quando il livello fisico si sarebbe alzato. In queste partite è importante l’approccio, perché – continua coach Parente – se fai vedere che comunque sei in partita, poi minuto dopo minuto, inizia a essere più difficile dall’altra parte; mentre se avessimo iniziato sotto di 10 – 12 punti poi sarebbe stato più difficile mentalmente e fisicamente”.
Piacenza ha provato più volte a rientrare ma la Pallacanestro Trapani è sempre rimasta lucida.
“Detto questo, credo che la situazione cominci a essere molto invalidante, perché non ci alleniamo quasi mai, quindi non so davvero cosa dire ai ragazzi se non di allenare la mentre oltre che il corpo, sapere quando accelerare e giocare con la testa. Sono orgogliosissimo perché nessuno ha fatto la vittima, quando abbiamo perso nessuno ha mai menzionato le assenze, ma vi pregherei di fare un elogio ai dieci giocatori che oggi sono scesi in campo”.
Parente, poi, spiega anche il piano partita adattato alla situazione. “Per questa partita abbiamo scelto cosa fare senza troppe regole, e cioè sfidare gli esterni a tirare anche se era pericoloso. Con questo piano partita non bisogna scuotere la testa se gli avversari segnano da tre punti. Sia Sabatini, sia Devoe – prosegue Daniele Parente – hanno segnato delle triple ma noi non ci siamo scomposti e abbiamo continuato con il nostro piano partita, soprattutto in difesa. Quando giochi questo tipo di partite era fondamentale l’approccio, io non sono uno che pensa che le partite si vincano nei primi cinque minuti, ma era importante non andare sotto con il punteggio. Era impensabile mantenere nel secondo tempo la stessa intensità, quindi sono stati molto bravi mentalmente, giocare in questo modo è molto dispendioso”.
E in merito a Gabriele Romeo, miglior realizzatore della partita con 32 canestri, coach Parente commenta: “In un anno di sfighe credo che il contrappasso sia stato trovare Romeo che era senza squadra, al di là dei 32 punti in partita, è la qualità del lavoro e la disponibilità umana che lo contraddistinguono. Siamo fortunati ad averlo in squadra”.