Un match “Davide contro Golia” quello che la 2B Control Trapani ha affrontato ieri sul pitturato sfidando la capolista Udine. A dispetto delle ultime partite che hanno avuto un esito da miracolo sportivo, i granata perdono contro la prima in classifica 73 a 88.
“Intanto bisogna fare i complimenti a Udine – commenta Parente nel post partita -, in tre/quattro anni questa è la squadra che mi ha impressionato di più. Giocano con la tranquillità di una grande squadra, sanno sempre dove andare. Per vincere devi competere e non giocare a folate. Per quindici minuti credo che abbiamo giocato alla pari andando dove dovevamo andare – continua coach Parente -, quando abbiamo mosso la palla abbiamo costruito buoni tiri ma quando ti fermi ti blocchi o non ti fanno giocare l’ingombro è talmente imponente che diventa difficile poterli impensierire”.
Una squadra decisamente ben decisa e concentrata sull’obiettivo, Udine non ha mai fatto sconti e il campionato ne è la prova, non abbassa la guardia e punisce l’avversario quando questo succede. “Quando abbiamo sbagliato hanno sempre fatto canestro, non ci hanno mai dato la possibilità di crederci – dichiara coach Parente -. Se devo trovare un aggettivo per Udine direi che sono veramente solidi. Devo dire però anche che i nostri sono stati bravi, oggi al netto della difficoltà abbiamo fatto cose davvero buone, anche se non abbiamo avuto la presunzione di poter pensare di vincere giocando quindici minuti”.
Un campionato ormai che giunge al termine con un Trapani che non è mai riuscito a trovare regolarità e costanza tra allenamenti e presenze dei giocatori. Rimane l’ultima partita del campionato, contro Capo d’Orlando, prima di passare alla fase a orologio. “Il lavoro di un allenatore è dare un’identità alla propria squadra, a prescindere dalla classifica. Diventa difficile dare una valutazione tecnica a questa squadra perché ha subito troppi stop nel processo di crescita – commenta Daniele Parente – . Era pensata con un altro playmaker titolare e non lo abbiamo mai avuto, è stata pensata con un giocatore interno che non abbiamo avuto per nove partite”.
“Volevo spostare Mollura, giocare con Wiggs playmaker e Taflaj da due e non l’abbiamo mai potuto fare. Ripeto, sono stati bravi reagire e ribellarsi alle difficoltà, ma sono giocatori che hanno nelle loro corde la partita. Adesso dobbiamo essere concentrati – conclude coach Parente – , domenica giochiamo un partita dove le motivazioni faranno differenza perché noi decidiamo se dobbiamo ancora guardare giù o guardare su, mentre per loro è decisivo”.
Importante per la partita anche la presenza di un pubblico più numeroso che ieri ha riempito il palazzetto e incitato i giocatori. “Volevo ringraziare i 1589 spettatori che oggi sono venuti al palazzetto perché hanno dimostrato che quando c’è voglia di incitare e venire a dare una mano come pubblico, lo fanno non è solo un contesto di biglietteria – dichiara il presidente Basciano -. Probabilmente la prima in classifica ha dato un motivo per presentarsi, ha dato forse delle motivazioni la presentazione del progetto “Arena Granata”. Un ringraziamento alla squadra e allo staff per il lavoro fatto, sapevamo che con Udine era difficile ma i ragazzi ci hanno messo l’anima. Mi auguro – conclude Pietro Basciano – che per la prossima partita in casa ci sia lo stesso entusiasmo e lo stesso pubblico. I ragazzi hanno bisogno di motivazioni e il pubblico fa la sua parte, come l’applauso a fine partita nonostante la sconfitta”.