Un match combattuto quello di ieri che si è disputato tra l’Infodrive Capo d’Orlando e la 2B Control Trapani; che ha visto i granata vincere il derby fuori casa e conquistare la zona salvezza. Importante la prestazione di Taflaj che ha tenuto in piedi la partita facendo sì che Capo d’Orlando non vincesse, chiudendo la partita 74 a 76.
“La partita è stata quella che ci aspettavamo, ero già concentrato su questa incontro dal post Udine, perché avrei preferito giocare contro un’altra squadra che non fosse sotto, perché questa partita valeva 4 punti – commenta coach Parente -. Ho rivisto Elijah Childs, ovviamente è lontano dalla forma fisica migliore che possa avere. Abbiamo giocato due quarti pessimi perché ho rivisto, e avevo paura, di rifare la partita contro Milano; cioè a fare un canestro di più e avrebbe vinto Capo D’Orlando – continua Daniele Parente -. Il terzo quarto hanno segnato 13 punti e il quarto 15 ed è diventata una partita vinta poi punto a punto. Siamo stati bravi a rimetterci in partita quando abbiamo sbandato sia in attacco che in difesa”.
Ottima prestazione quella di Celis Taflaj che con i suoi tiri da tre è riuscito a tenere in vantaggio la squadra. “Taflaj era partito bene, poi ha avuto un infortunio in Nazionale e si è allenato meno. Lui sa cosa voglio da lui – dichiara il coach granata -, è il nostro migliore tiratore può tirare anche quindici volte se i compagni si fidano e se il tiro è costruito. Ha talento nelle mani”.
L’obiettivo salvezza, comunque, è stato raggiunto con tanto impegno e sacrificio considerando i problemi che – durante tutta la stagione – ha afflitto la squadra che, come ricorda Parente stesso, non è mai riuscita ad allenarsi al completo. “È stata dura, la nostra paura era che le energie fossero finite, perché, sapevamo che Childs e Biordi sarebbero rientrati, ma non possono essere al 100% – commenta coach Parente -. Quindi poi cominciare a far brutti pensieri, per una squadra come la nostra, non so come avremmo reagito. Invece adesso dobbiamo dare il 120% per raggiungere, anche se abbiamo buone possibilità, i playoff, perché sarebbe un coronamento. I ragazzi se lo meritano – conclude Daniele Parente – e soprattutto per un giocatore i playoff sono sempre stimolanti”.