Nonostante le rassicurazioni fornite dall’Azienda sanitaria provinciale di Trapani nei mesi scorsi, per l’ospedale di Salemi “nulla è cambiato e continuano persistenti disservizi e insostenibili disagi per gli utenti e le loro famiglie”. Lo scrive il sindaco di Salemi, Domenico Venuti, in una lettera inviata al commissario straordinario dell’Asp, Paolo Zappalà. Nella missiva, inviata per conoscenza anche all’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, Venuti ricorda che nonostante i “precisi cronoprogrammi” forniti dall’Asp in merito alla ripresa della funzionalità dei servizi, resta “lo stato di grave disagio che attraversa l’intero comprensorio di riferimento dell’ospedale di Salemi”. Nella struttura, ad oltre tre mesi dalla fine dello stato di emergenza pandemica, “si registra la mancata riattivazione degli ambulatori e delle loro attività – rileva il sindaco di Salemi, che è anche segretario provinciale del Partito democratico -, con gravi ripercussioni sulla qualità dei servizi resi”.
Venuti, che due mesi fa aveva lanciato l’allarme sulla mancata riattivazione di diversi servizi all’ospedale di Salemi ricevendo rassicurazioni dall’Asp, poi aggiunge: “Non è stata reintegrata l’attrezzatura che nei mesi scorsi era stata spostata presso altri presidi”. Una situazione che ha privato “un intero comprensorio della possibilità di accedere a esami diagnostici e a prestazioni sanitarie spesso indispensabili”. Gli impegni e le rassicurazioni giunte dai vertici dell’Asp “vengono puntualmente smentiti – ancora la lettera – dalla realtà”.
“L’ospedale di Salemi rappresenta un punto di riferimento per una larga fetta di popolazione della provincia di Trapani – commenta Venuti – e non è pensabile che si possa continuare a fare a meno dei suoi servizi penalizzando i cittadini del comprensorio e le stesse professionalità della struttura. Analoghe difficoltà si registrano anche in altri ospedali della provincia di Trapani, che rischia di diventare la cenerentola della sanità siciliana. Diversi professionisti – continua Venuti – hanno infatti scelto il trasferimento in altre province e in alcuni casi non sono ancora stati sostituiti. Il governo regionale e i vertici dell’Asp diano una risposta seria e concreta alla crescente domanda di sanità nella nostra provincia – conclude il sindaco di Salemi – ripristinando gli standard ordinari di cura e assistenza ai cittadini”.