Formalizzata dal pm, nell’udienza preliminare in corso davanti alla gup di Trapani Roberta Nodari, la richiesta di rinvio a giudizio per 18 delle persone coinvolte nell’operazione “Aegades” della Guardia Finanza che, il 17 luglio 2020, portò gli arresti domiciliari, tra gli altri, il sindaco di Favignana Giuseppe Pagoto e il comandante della Polizia Municipale Filippo Oliveri.
Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di corruzione, peculato, falso ideologico in atti pubblici, turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimentodi scelta del contraente, corruzione elettorale, abuso d’ufficio, smaltimento illecito di rifiuti pericolosi.
Chiesto, invece, – come riporta stamane il Giornale di Sicilia – il non luogo a procedere per l’ex sindaco Gaspare Ernandez che, secondo l’iniziale ipotesi accusatoria, aveva ottenuto, con minacce rivolte a Pagoto, l’elezione della figlia a presidente della commissione consiliare di controllo sull’Area Marina Protetta delle Egadi.
Tra i 18 per i quali si chiede il processo c’è anche l’ex direttore dell’Area marina protetta delle Egadi, Stefano Donati. Anche lui, per gli inquirenti, avrebbe stretto un accordo “corruttivo” con Pagoto favorendo, in cambio di rimborsi spese, indennità aggiuntive e maggiorazioni dello stipendio, due cooperative indicate dal sindaco per gestire alcuni servizi.
Il processo è stato chiesto anche per l’ex assessore Giovanni Sammartano, per Giovanni Febbraio, dipendente comunale, Gaetano Surano, dipendente Eas, Alessandro Agate, Giuseppe Alcamo, Pasquale Baiata, Francesco Campo, Libero Giuseppe Carbone, Giuseppe Giacalone, Francesco Lombardo, Giuseppe Noto, Giovanna Sercia, Nicolò Ponzè, Stefania Ponzè e Salvatore Campagna. I due Ponzè hanno chiesto il patteggiamento.
Nelle udienze in programma il 3 e il 17 maggio parleranno gli avvocati difensori.