Il 2 giugno del 1946 gli Ialiani scelsero fra monarchia e repubblica ecco perché questa giornata celebra la Festa della Repubblica. Nel 76esimo anniversario del referendum, una cerimonia si è svolta anche a Trapani in piazza Vittorio Veneto alla presenza di Autorità civili, militari e religiose della provincia.
Un grande tricolore è tornato a campeggiare sul palazzo della prefettura dopo essere stato collocato dai vigili del fuoco del Nucleo speleo-alpinistico del Comando provinciale di Trapani.
Una corona d’alloro è stata deposta in omaggio alle vittime di tutte le guerre ed è stata data lettura del messaggio del Presidente della Repubblica. “Ci ha spinto e ci spinge – ha scritto il Capo dello Stato – il solenne impegno alla rinuncia della guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali. Oggi, l’amara lezione dei conflitti del XX secolo sembra dimenticata: l’aggressione all’Ucraina da parte della Federazione Russa, pone in discussione i fondamenti stessi della nostra società internazionale, a partire dalla coesistenza pacifica. Trovarsi, nel continente europeo, nuovamente immersi in una guerra di stampo ottocentesco, che sta generando morte e distruzioni, richiama immediatamente alla responsabilità. La Repubblica italiana è convintamente impegnata nella ricerca di vie di uscita dal conflitto che portino al ritiro delle truppe occupanti e alla ricostruzione dell’Ucraina. Non è un conflitto con effetti soltanto nel teatro bellico. Le conseguenze della guerra riguardano tutti“.
Nel corso della cerimonia a Trapani, la prefetta Filippina Cocuzza ha consegnato due “Medaglie d’onore” alla memoria ai familiari di due cittadini, Gioacchino D’Angelo e Leonardo Miceli, deportati ed internati nei campi nazisti nel corso della Seconda Guerra mondiale.
Ufficializzata anche la posa della prima “pietra d’inciampo” in memoria del sergente maggiore Diego Puccio. La cerimonia si è conclusa con la consegna dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana” al I luogotenente Mario Giuseppe Milana del 37° Stormo dell’Aeronautica Militare di stanza a Birgi.