Si terrà oggi, venerdì 10 dicembre 2021, alle ore 10.30, la cerimonia di intitolazione dell’asilo comunale di via Accardi (Casa Santa) alla memoria di Emanuela Loi, agente di Polizia, vittima della strage mafiosa di via d’Amelio in cui il 19 luglio 1992 persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e gli altri quattro agenti della scorta: Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L’immobile, di proprietà comunale, ospita classi della scuola comunale dell’infanzia e dell’Istituto Comprensivo Giuseppe Mazzini di Erice.
L’intitolazione dell’asilo alla memoria di Emanuela Loi, medaglia al valor civile, trova impulso nella delibera di giunta n.43 del 19 marzo 2021 che ha dato seguito ad una apposita richiesta da parte delle organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL, nell’ambito del progetto denominato #diPARIpasso. Collabora al progetto anche il sindacato di polizia Silp-Cgil. Prevista la presenza di Autorità civili, istituzionali e religiose, e della sorella di Emanuela Loi, Claudia.
«Emanuela Loi – sottolineano la sindaca Daniela Toscano e l’assessora Carmela Daidone – è stata la prima donna a far parte di una scorta e anche la prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio, insignita il 5 agosto 1992, con provvedimento postumo, con la Medaglia d’oro al valor civile per la dedizione e il coraggio espressi nel servizio, fino al sacrificio della propria vita. Accogliendo in maniera convinta la proposta inserita nell’ambito del progetto #diPARIpasso, abbiamo pertanto deciso di intitolare la scuola ad una donna che ha rappresentato, rappresenta e deve rappresentare per sempre un esempio femminile di coraggio, eroismo e senso del dovere. Una grande donna che, ben conscia del rischio che stava correndo, purtroppo, è finita in un triste elenco di persone perbene assassinate dalla criminalità organizzata. Emanuela Loi deve essere per tutti, a futura memoria, un modello di comportamento e giustizia che deve partire fin dalle scuole. La denominazione dell’istituto, ne siamo convinte, rafforzerà non soltanto la conoscenza della sua storia, ma anche quella della lotta alla mafia e di chi ha sacrificato con coraggio la propria vita».