TRAPANI. Avevano chiesto la conciliazione con il Comune per via delle emissioni musicali di notte al fine di evitare il processo. Ma da Palazzo D’Alì non si è presentato nessuno e, così, adesso si procederà con il procedimento.
Ad avanzare istanza all’organismo di conciliazione della Camera di Commercio erano stati alcuni residenti del centro storico i quali, negli ultimi anni, hanno lamentato come la musica proveniente dai locali notturni andasse oltre l’una, l’orario massimo previsto dall’ordinanza sindacale. Alla Camera di Commercio, però, non si è presentato nessun rappresentante del Comune e, così, il mediatore ha proceduto a redigere un verbale negativo per mancata adesione. Una richiesta, quella dei residenti, che si basa su una sentenza del Tribunale di Brescia. In quel caso un residente citò in giudizio il Comune per un risarcimento del danno subito perché era stata accertato il superamento dei limiti delle emissioni ed il conseguente mancato controllo.
I residenti, difesi dall’avvocato Gabriella Giacalone, adesso attenderanno l’esito di alcuni procedimenti penali pendenti in Tribunale contro quattro gestori di locali. L’obiettivo è quello di acquisire la documentazione e le perizie effettuate su delega della Procura di Trapani, al fine poi di procedere in sede civile per il risarcimento danni non patrimoniali ed esistenziali. Le perizie hanno accertato il superamento dei limiti consentiti dalla normativa vigente. Al contempo, poi, è stata avanzata una richiesta di risarcimento avanzata nei confronti del Comune di Trapani mirerebbe alla omessa vigilanza sulle violazioni delle ordinanze sindacali che prevedono appunto per il centro storico i limiti di orario entro l’una.