Il Ministero dell’interno ha comunicato ieri di aver riconosciuto Pantelleria come “punto di crisi” e quindi si procederà con l’apertura di un ufficio distaccato per consentire agli operatori della Polizia di Stato – Ufficio Immigrazione, Polizia Scientifica, Digos, Squadra Mobile – di svolgere in loco le procedure di identificazione e fotosegnalamento dei migranti, come già accade a Lampedusa.
Quello di Pantelleria non sarà, comunque, un hotspot ma la decisione del Ministero consentirà di velocizzare le attività di gestione di queste persone che arrivano in maniera irregolare nel territorio italiano perché non sarà più necessario trasferirle via mare al CPR di Trapani e sarà valutata anche la possibilità di effettuare rimpatri verso la Tunisia con voli charter direttamente dall’isola.
A darne notizia è la Segreteria provinciale del sindacato di Polizia Italia Celere.
“Siamo soddisfatti – commenta Alberto Lieggio – di questo primo passo compiuto dal Ministero in quanto, da oltre un anno, evidenziamo che, dal 2017 a fine 2021, il numero degli sbarchi a Pantelleria si è decuplicato e abbiamo sollecitato, come organizzazione sindacale, l’apertura di un ufficio distaccato poiché andrà a migliorare le condizioni di lavoro del personale impegnato dal fenomeno migratorio. Attualmente le persone giunte con il medesimo sbarco vengono trasferite da Pantelleria in maniera frammentata, così come la relativa documentazione di polizia e sanitaria, complicando l’esatta ricostruzione dei componenti lo sbarco”.
“Se, inoltre – aggiunge il segretario provinciale di Italia Celere – venisse verificata la fattibilità di effettuare i rimpatri a mezzo volo charter direttamente da Pantelleria, ciò potrebbe anche assumere la valenza di deterrente nei confronti di coloro che sfruttano questa rotta migratoria e si raggiungerebbe il massimo risultato. Ci auguriamo solo che l’apertura dell’ufficio di polizia distaccato avvenga in tempi celeri e non venga ostacolato dall’attuale situazione di crisi politica”.