I militari della Capitaneria di porto di Mazara del Vallo, insieme al personale dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) Sicilia, hanno sequestrato un’area di circa 200 metri quadrati all’interno di un’azienda del settore vitivinicolo a Mazara del Vallo.
Nell’area sono stati rinvenuti numerosi rifiuti di diversa natura, tra i quali rifiuti liquidi, solidi, pericolosi e non pericolosi, sprovvisti del Codice Europeo Rifiuti (C.E.R.), obbligatorio per l’identificazione della tipologia.
Tra questi è stato possibile accertare la presenza di macchinari per lavorazioni industriali obsoleti, scarti di lavorazione edilizia, prodotti chimici, tubazioni in pvc, cisterne con liquidi ed altri di vario genere. All’esame dei registri, inoltre, non risultavano correttamente annotati, pertanto non è stato possibile accertare la data di deposito, non rispettando la corretta tracciabilità, in violazione della normativa di settore che prevede precise modalità e tempi per lo smaltimento dei rifiuti. Il reato contestato è quello di deposito incontrollato di rifiuti previsto dall’articolo 256 del Testo Unico Ambientale.