Con l’annuncio fatto in piazza della Repubblica, si apre domani, mercoledì 18, il Festino di San Vito, dedicato al patrono della città.
L’edizione di quest’anno sarà in forma ridotta per via delle disposizioni anti Covid19 che vietano le processioni dei fedeli. Sarà il Vescovo Domenico Mogavero, insieme al vigili del fuoco a consegnare un omaggio floreale alla statua marmorea del Santo, situato nella piazza principale della città. Giovedì, come di consueto, si sarebbe dovuta svolgere la processione del simulacro argenteo dalla chiesa di San Vito in urbe e sino alla chiesa di San Vito a mare; quest’anno sempre nel rispetto dell normative sanitarie non avverrà.
Dalle 3:30 il simulacro sarà già esposto presso la chiesa di San Vito a mare dove si terrà il pellegrinaggio individuale dei fedeli. Alle 5:30 sarà il Vescovo a presiedere la santa messa sul sagrato. Altre due messe – alle ore 9:00 e ore 19:00 – sono in programma, sempre giovedì, in Cattedrale. Per le disposizioni anti Covid-19 salta anche il corteo storico rievocativo.
Alle 19:30 di giovedì, in piazza della Repubblica, si terrà la cerimonia di consegna delle chiavi della città al Santo da parte del sindaco Salvatore Quinci e del Vescovo Domenico. Venerdì, alle 9:00 e 19:00, presso la Cattedrale sarà celebrata la santa messa. Alle 21:30, presso l’ex Collegio dei Gesuiti, sarà messa in scena la sacra rappresentazione “Il trionfo dei martiri” di Giovanni Isgrò.
Sabato e domenica doppie messe alle 9:00 e alle 19:00 in Cattedrale (domenica anche alle ore 20:00). Domenica salta anche la consueta processione a mare del Santo. Soltanto alle 21:15, in Cattedrale, si terrà il concerto dell’organista Luca Di Donato. Durante tutto il periodo del festino, la statua d’argento del Santo rimarrà esposta in Cattedrale. Sempre nell’ambito del festino, martedì 17, alle 20:00, presso l’ex Collegio dei Gesuiti di Mazara del Vallo verrà presentato il libro “Il teatro dei Gesuiti” di Giovanni Isgrò, nella ricorrenza dell’Anno Ignaziano. Il testo racconta anche la storia della presenza dei gesuiti a Mazara del Vallo e la loro opera nella vita civica e religiosa della città.