Il Museo del Vino di Marsala diventa realtà grazie allo scorrimento della graduatoria del “Patto per il Sud”. Il progetto, per il quale in un primo momento era stata individuata l’efficacia, non era stata ammesso a finanziamento, cosa questa che si è resa possibile, adesso, con lo scorrimento delle opere finanziabili.
Recentemente, lo scorso aprile, erano stati il sindaco Massimo Grillo e l’assessore comunale ai Beni culturali Arturo Galfano nel corso di una conferenza di servizio tenutasi al Baglio Anselmi a sollecitare il contributo per il museo – insieme a quello relativo al completamento di Palazzo Grignani – all’assessore regionale Alberto Samonà.
“Si tratta certamente di un’ ottima notizia per la nostra Città. Marsala – sottolineano il sindaco Massimo Grillo e l’assessore alle Attività Produttive, Oreste Alagna – potrà così avere una struttura museale, a Palazzo Fici, una struttura storica della nostra città in cui si potrà ammirare la storia del prodotto che rappresenta il cardine principale della propria economia e cioè il vino”.
L’idea progettuale era stata illustrata al Vinitaly 2017 dalla precedente Amministrazione, poi la definizione del progetto sul Museo del Vino e la successiva richiesta di finanziamento presentata a febbraio del 2018 alla Regione Siciliana.
Il Museo del Vino è stato concepito in forma interattiva, dove il visitatore può acquisire conoscenze esperienziali, vivere emozioni tridimensionali, ma anche degustare i vini di cui ha appreso sia il passato sia il presente.
La musealizzazione del vino che avrà luogo a Palazzo Fici, inoltre, risponderà anche a una esigenza di sistema organizzato di marketing territoriale che ha in imprese e vini gli attori principali di una storytelling affascinante che Marsala esprime.
Il finanziamento è di 300 mila euro e grava sui fondi comunitari del Po Fers 2014-2020 all’azione 6.7.1 “Interventi per la Tutela, la valorizzazione e la messa in rete del patrimonio culturale, naturale e immateriale, nelle aree di attrazione di rilevanza strategica tale da consolidare e promuovere processi di sviluppo”.