Continuava a perseguitare la moglie, in presenza dei figli minorenni, violando anche il divieto di avvicinamento emesso dal Tribunale per i Minorenni di Palermo, e all’arrivo dei poliziotti ha opposto resistenza minacciandoli con un vetro acuminato.
A finire in manette, mettendo così fine ad una brutta storia fatta di violenze, minacce e vessazioni di ogni genere ai danni della donna – che negli anni aveva presentato ripetute denunce – è stato il 39enne O.I., di origine rumena, con numerosi precedenti per maltrattamenti in famiglia, abbandono di minori, lesioni personali, atti persecutori, minacce, resistenza oltraggio e violenza a pubblico ufficiale, ricettazione.
L’uomo, nel 2008, si era sposato con la connazionale e dalla loro unione sono nati cinque figli, al momento tutti minorenni. L’uomo – riferiscono gli investigatori – era solito ubriacarsi e, dopo i primi anni di matrimonio, aveva iniziato a maltrattare e minacciare la moglie, incurante della presenza dei piccoli. I maltrattamenti consistevano sia in aggressioni fisiche – che avevano costretto la donna a ricorrere più volte alle cure dei sanitari – sia in ontinue minacce di morte nei suoi confronti e dei suoi familiari.
Durante gli anni di convivenza, numerosi erano stati gli interventi delle Forze dell’Ordine e, in queste occasioni, il 39enne era stato più volte arrestato. Nel 2017 era stato anche raggiunto dal provvedimento di avviso orale emesso dal questore di Trapani.
Nonostante le denunce a suo carico e i provvedimenti restrittivi a cui è stato sottoposto, l’uomo però ha continuato ad avere comportamenti violenti. Lo scorso 13 marzo, furioso perché a causa dell’ultimo provvedimento emesso dal Tribunale per i Minorenni di Palermo era stato costretto ad allontanarsi dalla casa familiare e a non avvicinarsi ai figli, si è presentato presso l’abitazione e, brandendo un vetro appuntito, ha cercato di entrare con la forza in casa. Nel tentativo di impedirgli l’accesso, la donna è stata colpita violentemente al volto da una persiana riportando l’infrazione delle ossa nasali, giudicata guaribile in 15 giorni, salvo complicazioni, dai sanitari Pronto Soccorso.
Gli agenti del Commissariato di P.S. di Alcamo intervenuti sul posto hanno avuto non poche difficoltà a bloccarlo perché l’uomo, sempre brandendo il vetro acuminato, minacciava sia ritorsioni nei loro confronti sia di compiere atti di autolesionismo appoggiandosi il vetro sotto il mento come per tagliarsi. I poliziotti sono, comunque, riusciti a disarmarlo e ad ammanettarlo, nonostante la sua resistenza: anche in quei momenti, infatti, O.I. ha cercato di svincolarsi, colpendo gli agenti con calci che li hanno costretti poi a ricorrere alle cure dei sanitari. Adesso l’uomo si trova rinchiuso nel carcere di Trapani a disposizione dell’Autorità giudiziaria.