Dopo due allagamenti nel giro di una settimana – lunedì 26 settembre e venerdì scorso – che hanno procurato danni ad attività commerciali e abitazioni – l’Amministrazione comunale prova a correre ai ripari ispezionando il sottosuolo e il sistema delle condotte fognarie. Lo ha reso noto il sindaco Giacomo Tranchida che parla di “decisione estrema e non più derogabile, spaccare anche le strade per eliminare occlusioni e ‘tappi’ lungo le condotte visto che, nonostante le principali caditoie fossero pulite, la città continua ad allagarsi”.
E già arriva – è sempre il primo cittadino di Trapani a dirlo – la conferma di “occlusioni anomale lungo la rete fognaria centrale”. È stato scoperto che, a distanza di circa 50 metri dalle pompe di sollevamento di via Vespri, un tratto della rete è otturato “a causa del cedimento del vecchio sistema fognario” e su di esso si sta intervenendo. In via Marsala e fino all’impianto di via Tunisi, dato che l’acqua non defluiva correttamente, é stata inserita la sonda nel canalone ma “l’ispezione – comunica Tranchida – non ha rilevato particolari anomalie, motivo per il quale si procederà con videoispezione su tutto il tratto dello stesso canalone”.
L’Amministrazione comunale ha disposto anche il monitoraggio delle pompe di sollevamento del quartiere Cappuccinelli, “dove potrebbe esservi una depressione sulla condotta e non sui tombini”, mentre funziona regolarmente l’impianto di piazza Cimitero anche se, per prudenza, si sta facendo “pulire tutta la vasca per evitare spiacevoli occlusioni”.
Con apposita ordinanza, è stato esteso il divieto di balneazione nella zona del pennello a mare poiché sono stati “aperti vecchi scarichi a mare per far defluire le acque pluviali. I lavori d’ispezione e controllo – conclude il sindaco di Trapani – procederanno anche nei prossimi giorni così come quelli di verifica puntuale su qualche tombino o caditoia otturata”.