TRAPANI. Rivoluzione al Comune per la riscossione dei tributi locali. La Giunta presieduta dal sindaco Giacomo Tranchida, infatti, ha approvato un atto deliberativo che prevede l’affidamento, fino al 31 dicembre 2023, ad una ditta esterna a Palazzo D’Alì dell’accertamento e della riscossione della Tares – Tari, della Tarsu e della Tosap. Un provvedimento che adesso dovrà passare al vaglio del consiglio comunale per l’approvazione definitiva e che dovrebbe entrare in vigore già il primo gennaio.
Si tratta di un provvedimento attraverso il quale si punta a ridurre l’evasione fiscale e, pertanto, a recuperare il maggior quantitativo possibile di imposte non pagate nel corso degli anni dai cittadini. Un risultato che è facilmente prevedibile in quanto l’amministrazione comunale ha previsto diverse percentuali di guadagno in favore del futuro concessionario, naturalmente calcolato su quanto questo riuscirà a recuperare. Ed in alcuni casi è stata anche prevista una entrata minima per le casse comunali.
IL DETTAGLIO – L’aggio del 20% in favore della società aggiudicataria è stato previsto per l’accertamento e la riscossione della tassa dei rifiuti, della Tares e della Tari. Ed ancora, l’8% per tutte le attività riguardanti la riscossione coattiva del tributo sui rifiuti (Tarsu, Tares e Tari), per i quali il Comune abbia già emesso avvisi di accertamento ancora non iscritti a ruolo coattivo. Sempre tra gli aggi in favore dell’aggiudicatario anche il 2% per la gestione e la riscossione volontaria della Tari, nonché per le attività di rendicontazione, sgravi e rimborsi della Tarsu per i ruoli già trasmessi all’Agenzia delle Entrate. Nessun aggio, invece, per la riscossione relativa alle addizionali Tarsu e all’addizionale provinciale, mentre quella del 20% della somma incamerata dal concessionario è prevista per l’accertamento e la riscossione, anche coattiva, dell’imposta comunale sulla pubblicità, con un minimo garantito annuo di tributo, a decorrere dal primo gennaio 2019, di 260 mila euro. Ed ancora, il 20% per l’accertamento e la riscossione, anche coattiva, del diritto sulle pubbliche affissioni, con un minimo garantito annuo di tributo, sempre dal 2019, di diecimila euro. Quindi, il 20% della somma riscossa per l’accertamento e la riscossione, anche coattiva, della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, con un minimo garantito annuo di 380 mila euro e sempre dal primo gennaio. Infine, il 20% della somma effettivamente riscossa per l’accertamento e la riscossione, anche coattiva, della tassa rifiuti giornaliera, la Tares / Tari.
LE MODALITA’ – Le somme versate dai contribuenti devono essere incassate direttamente dal Comune. La tassa per le occupazioni temporanee e la Tari giornaliera dovranno essere riversate dal concessionario al Comune entro il giorno lavorativo successivo. Quindi, il personale attualmente impegnato nella gestione della Tari dovrà essere destinato alla gestione dell’Imu nel momento in cui avverrà l’aggiudicazione, “al fine di non perdere le professionalità formatesi nella materia nel corso degli anni”.