La situazione sembra complicarsi sempre di più. Pare, infatti, che ormai sia praticamente certo che René De Picciotto, finanziere di origini italiane, nato al Cairo ma da anni in affari tra Svizzera e Salento, non parteciperà all’avviso pubblico emanato dal Comune per acquisire il titolo di quella nuova società che dovrà rappresentare Trapani nel prossimo campionato di Serie D. Con le condizioni poste dal Comune, il bando potrebbe andare deserto.
Un altro grande cruccio riguarda il nuovo regolamento approvato dalla FIGC che impedisce la multi proprietà all’interno del mondo del calcio professionistico. Da quanto si apprende infatti, dal prossimo campionato, non sarà permesso, salvo situazioni già esistenti, che un singolo imprenditore sia proprietario di più di una società. Renè de Picciotto al momento, detiene la proprietà del 39.5% del Lecce, in Serie B, ma di questa società non ne ha il “controllo”. È, di fatto, un finanziatore della squadra. Grazie anche a questa solidità economica, il Lecce sta lottando per tornare in Serie A. E’ inutile nascondere che se promozione sarà per i salentini, ovviamente questo cambierebbe molto il punto di vista dello stesso De Picciotto.
Sul fronte dell’acquisizione del palazzo dell’ex Banca d’Italia in piazza Scarlatti, invece, si prosegue con molta velocità e per il momento questa rimane la priorità per il finanziere italo-svizzero. Rimane da sciogliere anche il dubbio di cosa accadrà quando saranno scaduti i termini dell’avviso pubblico del comune di Trapani visto che, se andrà deserto, secondo quanto appreso dallo stesso De Picciotto, il titolo non potrà essere concesso a nessuno che non abbia mai manifestato interesse.
Cinque mesi fa l’approccio con la proprietà del Dattilo sembrava interessante ma poi tutto sfumò con lo stesso De Picciotto che rimase un po’ “deluso” per come era stato trattato nel corso degli incontri avuti con la proprietà della Società biancoverde, che rimane la più alta espressione calcistica del comprensorio trapanese e che attualmente gioca il suo campionato in Serie D in quel “Provinciale” che da sempre è stato il tempio granata.
Al momento, se dovesse riprendere la trattativa, per Renè De Picciotto, quella dell’acquisizione del Dattilo e relativo spostamento della squadra con cambio di nome potrebbe essere una soluzione più agevole. Per il momento non possiamo che constatare come si siano persi mesi importanti sia per il bando sia per una possibile cessione del Dattilo per la quale la trattativa non è completamente arenata. Il cambio dei regolamenti della FIGC però, potrebbe precludere anche questa via ed in questo frangente le risposte dovranno arrivare solo dalla Federazione già sollecitata dal finanziere.
Non ci resta quindi che aspettare anche se, i giorni passano ed il tempo, per rivedere sventolare il vessillo granata, ad oggi è il vero unico nemico.