Definita la pianificazione idrica, fognaria e depurativa dei comuni della provincia di Trapani. Come sottolinea il presidente (e sindaco di Castellammare del Golfo) Nicolò Rizzo si tratta di una “tappa importantissima per procedere a passo spedito verso la gestione unica del servizio idrico provinciale, superando i tanti disagi che i nostri territori vivono da anni”.
Lo strumento di programmazione idrica, fognaria e depurativa riguarda il sistema idrico integrato dei 24 Comuni della provincia di Trapani per i prossimi 30 anni. In esso si definisce qual è l’attuale stato del sistema idrico provinciale e si prevede tariffa e gestione futura del servizio.
Dell’ATI di Trapani fanno parte 17 Comuni serviti dall’ex Eas, l’Ente acquedotti siciliani in liquidazione coatta, ma alla riunione in videoconferenza hanno partecipato tutti e 24 i Comuni dell’Ato 7 di Trapani poiché lo strumento interessa l’intera pianificazione provinciale.
Il Piano d’ambito riguarda la ricognizione delle infrastrutture esistenti (approvvigionamento, reti idriche e fognarie ed impianti), la rilevazione dei costi e dei rientri delle gestioni attuali (esercizio e manutenzione), l’analisi futura della domanda del servizio idrico integrato, l’analisi delle criticità e il programma degli interventi prodotti dall’ATI con il supporto di Invitalia.
Il presidente Rizzo sottolinea che, per la prosecuzione dell’iter, “occorre adesso l’autorizzazione dell’autorità di bacino e le autorizzazioni Via-Vas dell’Assessorato regionale Territorio ed Ambiente ma l’approvazione del Piano d’ambito è una base importantissima per attuare quanto previsto sia dal punto di vista strutturale che economico finanziario come da studi redatti da progettisti e Invitalia”.
“Ci auguriamo – conclude – possa rappresentare un punto di svolta rispetto ai gravi problemi idrici che continuano ad avere i Comuni ex Eas per l’assenza di un gestore di riferimento. Ricordo che l’Ati ha deliberato sul fatto che la Regione debba provvedere ad individuare il gestore unico momentaneo per il sistema idrico integrato in prosecuzione alla gestione ex Eas. Ancor più adesso, a piano d’ambito adottato e nel tempo che intercorrerà per l’individuazione del gestore unico, la Regione potrà provvedere a colmare la vacatio normativa creatasi legiferando in questo lasso di tempo, nell’interesse dei cittadini di tutto il Trapanese”.