In questi giorni così tremendi per tutti, a causa di un virus fino ad oggi sconosciuto al mondo, abbiamo avuto la possibilità di riscoprire tante cose a cui prima non pensavamo minimamente. Il valore di una passeggiata, di un abbraccio, di una carezza, di una stretta di mano, di un bacio. Abbiamo riscoperto quanto sia importante la libertà.
Personalmente volevo invitare tutti a riflettere anche su uno dei più importanti articoli della Costituzione che rende l’Italia una grande nazione cioè l’articolo 32.
Articolo 32—> La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti…
Sembra una cosa banale ma, a differenza dell’Italia, il sistema sanitario, per esempio, americano è basato sulle assicurazioni sanitarie private. Da Chicago alla Florida, il Covid-19 è ormai su tutto il territorio statunitense. Capita, dunque, che un ragazzo che ha deciso di andare a vivere da solo e che si mantiene con lavori saltuari decida di non stipulare un’assicurazione privata e se si ammala di coronavirus sono guai! Perché in un modello come quello americano, in cui non esiste un sistema sanitario pubblico ma solo assicurazioni private, chi paga per test, tamponi e tutto ciò che è necessario per contenere un’epidemia?
In teoria nelle emergenze interviene lo Stato, ma sono già emersi casi di cittadini rimpatriati dalla Cina e messi in quarantena che si sono visti recapitare conti di spese sanitarie per migliaia di dollari: non la quarantena in sé, ma il viaggio aereo, il trasporto in ambulanza, i controlli medici successivi al test e altro.
Fa riflettere che Trump, giorni fa non ha usato la parola “gratuito” parlando del (possibile) vaccino per il coronavirus, ma ha annunciato che “dovrà avere un prezzo accessibile”.
Quindi in Italia riteniamoci fortunatissimi!
Il coronavirus paradossalmente sembra svolgere, malgrado tutto, una funzione di riflessione e pone le basi per una riforma del nostro sistema sanitario. Attraverso la paura della gente, il nostro sistema sanitario recupera finalmente rispetto, dignità e considerazione. Si ribadisce l’Universalità delle cure anche sé con non poche difficoltà.
Si pone l’attenzione sull’eccellenza sanitaria italiana garantita dal personale medico, infermieristico ed Oss, che sopperiscono con estrema professionalità e disponibilità, spesso anche oltre l’umana possibilità, alle scellerate scelte politiche e manageriali attuate sul sistema sanitario nazionale; scelte che hanno progressivamente e rapidamente svuotato i reparti, nell’esclusiva ottica del risparmio e del contenimento dei costi.
Il coronavirus ci fa capire l’importanza di difendere e proteggere la collettività dal contagio delle malattie infettive.
Sono sicuro, amici miei, che presto ne saremo fuori, ma solo se, tutti ci darete una mano e se ognuno di voi farà quello che in questa situazione deve fare.
Per essere d’aiuto a noi medici attenetevi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus aderendo alla campagna “#IO RESTO A CASA”.
INSIEME CE LA FAREMO! #Noi Restiamo In Corsia… Ma voi che potete #Restate A Casa! # Bloccare Il Virus Si Può!
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