Le scelte a volte può capitare di prenderle altre volte può capitare di subirle, è un gioco che fa parte della vita.
Quando hai valutato bene tutto e senti che quella è la tua decisione devi proteggerla e difenderla anche quando le acque sono agitate e torbide e magari i tempi non maturi, devi coccolarla perché le idee sono sempre in movimento e si consolidano col tempo, vogliono spazio e animo aperto.
Vale sempre la pena difendere le proprie decisioni, non possiamo lasciar correre pensando che non sia il caso perché le conseguenze delle nostre azioni ci riguardano. Le scelte (anche quelle subite) sono sempre qualcosa di personale ed è quello che decidiamo di fare dopo che fa la differenza.
La realtà è multiforme e presenta tanti aspetti, spesso sono le situazioni contingenti ci obbligano ad una selezione e le nostre azioni selezionano quella porzione di mondo al quale decidiamo di appartenere ed è impossibile determinare il valore delle ripercussioni perché la realtà che ci circonda si deforma continuamente anche in funzione di ciò che facciamo.
Darsi delle regole sia come stile di vita che di comportamento è il primo passo per una scelta consapevole, proprio come un bravo giardiniere che ha cura del suo orto.
Apertura verso l’altro, rispetto, giustizia, tenacia, disciplina, dedizione, stile di vita sano sono atteggiamenti verso cui mirare come insegnano i maestri di vita.
Rancore, livore, vendetta, delazione, invidia sono tutti atteggiamenti che prima o poi si ritorcono contro noi stessi.
La libertà è faticosa da raggiungere e può capitare di sentirsi soli in un mondo che non ci appartiene ma è l’unica via ci distingue dal conformismo imperante, la nostra volontà deve essere rivolta verso l’uso che facciamo del libero arbitrio ponendo attenzione alle scelte di vita.
Prima o poi arriva il momento in cui ti chiedi se hai ancora fame di nuove avventure o se quelle che hai già fatto ti saziano, se quello che sei è sufficiente per la tua crescita personale oppure c’è ancora altro che vorresti dire, fare…
Bisogna continuare ad accarezzare i sogni come quando eravamo bambini e pensavamo che tutto sarebbe stato semplice, bastava crederci fermamente. Porsi dei confini è lecito ma non per conformismo o opportunismo.
Rimanere dentro il cerchio è comodo, facile e conveniente invece non fossilizzarsi dentro un perimetro delineato è osare andando oltre la comfort-zone (e questo vale per tutto), perché l’unico confine che possiamo accettare deve essere frutto di una scelta personale.
Lettere dal Fronte è il blog di Giancarlo Casano. È possibile interagire con lui attraverso i suoi social.
PS: Queste lettere rappresentano una prosecuzione scritta della trasmissione radiofonica Good Morning Vietnam, in onda su Radio 102 il mercoledì alle ore 21.