Proteste ma dialogo. Non si ferma il movimento degli amministratori della associazione. Zone Franche Montane di Sicilia
Ieri mattina, a Roma, la manifestazione che ha visto la presenza di 110 amministratori dei 133 comuni, tra cui anche la sindaca di Erice, Daniela Toscano.
Amministratori locali, deputati e politici nazionali sono intervenuti ai microfoni della postazione #Dirittodiresidenza e in diretta sulla pagina Facebook a sostegno dell’iniziativa volta ad ottenere la fiscalità di sviluppo.
La delegazione di sindaci e comitato dell’Associazione Zone Franche Montane di Sicilia ha espresso apprezzamento per la disponibilità dimostrata dai ministri per il Sud e per la Coesione territoriale, Mara Carfagna; e dalla ministra e gli affari regionali e le autonomie del governo Draghi, Maria Stella Gelmini.
“Il ministro Carfagna ci ha ascoltato – ha commentato il coordinatore regionale delle Zone Franche Montane Sicilia, Vincenzo Lapunzina – e ha detto che nei prossimi giorni studierà il dossier per agevolare la definizione dell’iter legislativo”. Nella delegazione ricevuta dal ministro Mara Carfagna erano presenti Antonio Rini, sindaco di Ventimiglia di Sicilia – in rappresentanza dell’Anci Sicilia – Concetto Orlando, sindaco di Roccafiorita, il comune messinese più piccolo dell’Isola.
La ministra Gelmini che ha incontrato una delegazione composta da Franco Ribaudo, sindaco di Marineo; Salvatore Noto, sindaco di Marianopoli e Rosalba Mollica e assessore del comune di Floresta, il più alto di tutta la Sicilia, che ha dichiarato: “Ho incontrato i sindaci delle aree montane della Sicilia e il comitato promotore, che mi hanno informato in merito alla possibile istituzione di zone franche per il rilancio di loro territori. Ho ascoltato con attenzione le esigenze di queste comunità. Darò mandato alla Commissione paritetica della Regione Siciliana di approfondire il tema e di assumere le eventuali iniziative necessarie”.
“Siamo soddisfatti degli incontri di oggi e della massiccia presenza dei sindaci in rappresentanza di tutte le Terre alte della Sicilia – ha commentato Vincenzo Lapunzina, coordinatore dell’Associazione Zone Franche Montane Sicilia –. Urge definire l’accordo quadro tra lo Stato italiano e la Regione siciliana. Alle istituzioni regionali il compito di convincere il governo a dare la priorità a quello della Sicilia. Siamo convinti che il vice presidente della Regione, Gaetano Armao, farà di tutto per accelerare l’iter. In ogni caso – ha concluso – in attesa della definizione di tutto l’accordo si potrebbe dare priorità al finanziamento delle zone Franche Montane, in questi termini c’è già la piena disponibilità da parte della Ragioneria generale dello Stato e da parte di tutto l’arco istituzionale in maniera trasversale”.
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