Dovrà rispondere di diffamazione il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida che, stamattina, è stato rinviato a giudizio dal gup del Tribunale di Trapani Samuele Corso che ha così accolto la richiesta avanzata dal pm Franco Belvisi.
Il primo cittadino è accusato di avere diffamato Riccardo Agliano – l’imprenditore che, con la sua denuncia, ha dato il via al “caso parcheggi” di Erice – durante una conferenza stampa del 2018 insieme alla sindaca di Erice Daniela Toscano. Tranchida, in quella occasione, in cui si commentava l’arresto dell’allora vice sindaco di Erice Angelo Catalano, definì Agliano “imprenditore fallito”.
Nell’udienza precedente il gup aveva affidato alla Guardia di Finanza una indagine integrativa per verificare se l’imprenditore Agliano fosse effettivamente coinvolto in vicende fallimentari. Stamattina, a fronte dell’esito negativo degli accertamenti, il giudice, dopo essersi ritirato in Camera di consiglio, ha deciso per il rinvio a giudizio di Tranchida.
La prima udienza del processo, davanti alla giudice monocratica Badalucco, si terrà il prossimo 15 giugno.
Sempre nell’udienza di oggi, il legale di Agliano ha chiesto al giudice e al pm di verificare se dal fascicolo dell’accusa emergessero due aggravanti e altre ipotesi di reato. In particolare, per quanto riguarda le aggravanti, si tratterebbe dei “motivi abbietti o futili” e di “avere commesso il fatto con l’abuso di poteri, o con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione o a un pubblico servizio”.
Le due ipotesi di reato sono, invece, la violazione dell’articolo 167 del Codice sulla privacy – perché il sindaco avrebbe divulgato un dato giudiziario sensibile definendo Agliano pluripregiudicato – e un’altra ipotesi di diffamazione, cioè quella legata all’uso dell’espressione stessa di “pluripregiudicato”, pronunciata in una sede non idonea a discutere di tali argomenti.