TRAPANI. Ribaltone in vista al consiglio comunale. La Prefettura ha ultimato il riconteggio delle schede, come aveva disposto il Tar in seguito al ricorso presentato da Domenico Ferrante, primo dei non eletti a Palazzo Cavarretta nella lista “Demos”, in merito ai voti a lui assegnati ed a quelli di Laura Genco, seconda più votata nella stessa lista. I due erano divisi da 4 voti (375 Genco contro i 371 di Ferrante), ma secondo una prima ricostruzione sarebbe avvenuto il “ribaltone”, con Ferrante che sarebbe passato avanti di 4 preferenze. Evenienza, questa, che se confermata poi dal Tar nella sentenza del 7 marzo, dovrebbe prevedere un cambio in Consiglio, con Ferrante che sostituirebbe Genco.
“Attendo l’esito del Tar, confidando nella magistratura” è stato il commento di Domenico Ferrante, mentre Laura Genco non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione, rimandando al suo legale.
I FATTI – La vicenda è complessa. Dai voti presenti nei verbali dei presidenti di sezione, a Domenico Ferrante erano stati attribuiti 373 voti contro i 369 di Laura Genco e, così, il seggio sarebbe andato a Ferrante. Dalle verifiche della commissione elettorale, però, Ferrante scendeva da 373 a 371 e la Genco passava da 369 a 375, con un conseguente ribaltone che portava Laura Genco in Consiglio, a discapito di Ferrante. Così l’ex consigliere ed assessore ha presentato un ricorso al Tar, evidenziando alcune criticità in due sezioni. La prima, alla sezione 19, riguarda solo Ferrante che passava dai 2 voti dei verbali a 0, come accertato dalla commissione elettorale. La seconda alla sezione 61 dove, sempre secondo Ferrante, la commissione elettorale conteggiava a Laura Genco 8 voti in più. Dai verbali ne emergevano 41, mentre la commissione alla fine ne accertava 49 e la differenza di 8 voti, sempre per Ferrante, sarebbe accertata dalla somma delle preferenze della lista Demos nella sezione 61: 380, mentre considerando per la Genco 49 voti, questi dovevano diventare 388.
IL CONTRO-RICORSO. Al tempo stesso, poi, la consigliera comunale Genco ha presentato un altro ricorso, in via condizionata, attraverso il quale evidenzia due anomalie a suo danno avvenute nelle sezioni 19 e 39, attraverso i quali la stessa consigliera Genco avrebbe “perso” cinque voti totali, due nella 19 e 3 nella 39.