Oggi Patrick Zaki ha trascorso il suo primo anno in carcere, a Tora, conosciuto come una delle carceri più dure al mondo, dove i detenuti sono protagonisti di trattamenti disumani.
L’Amministrazione comunale di Trapani aderisce simbolicamente all’illuminazione di un monumento a sostegno di Patrick. Dalle ore 18:00, quindi, fa sapere il sindaco Giacomo Tranchida, Torre di Ligny sarà illuminata di giallo.
“Un grido di dolore e rabbia dopo il dramma di Giulio Regeni. Un dramma che non vogliamo si ripeti” afferma il primo cittadino. “L’Amministrazione Comunale di Trapani si unisce agli appelli da parte dell’intero Paese, di studenti, docenti, cittadini, sindaci di diverse città. Voci che chiedono fortemente giustizia e libertà per lo studente egiziano. Patrick rappresenta i tanti giovani stranieri che vengono nel nostro paese per studiare e costruire un mondo migliore, per affermare che la cultura genera pace e giustizia contro ogni totalitarismo”.
Patrick George Zaki arrivato dall’Egitto, si stabiliva a Bologna per conseguire i suoi studi universitari. Dopo qualche mese tornava al Cairo per trascorrere alcuni mesi con la famiglia, prima di tornare in Italia per gli esami. All’aeroporto del Cairo inizia l’incubo, ad oggi senza fine, di Patrick. Viene bendato e ammanettato, picchiato e torturato per quasi un giorno intero, dagli agenti dell’agenzia di sicurezza nazionale. L’accusa è, probabilmente falsa, di aver criticato il presidente Al-Sisi tramite alcuni post su Facebook.
Dopo il dramma vissuto con Giulio Regeni, tutta l’Italia si unisce chiedendo giustizia e libertà per lo studente egiziano, affinché tutto ciò non si ripeta. Patrick rappresenta i tanti giovani stranieri che vengono nel nostro paese per studiare e costruire un mondo migliore, per affermare che la cultura genera pace e giustizia contro ogni totalitarismo.