venerdì, Settembre 20, 2024

I numeri da “sistemare” per evitare la zona rossa alla Sicilia: ecco cosa raccontano le intercettazioni

E’ uno scenario inquietante quello che emerge dalle indagini della Procura della Repubblica di Trapani che hanno portato oggi all’arresto di tre persone mentre altre tre sono indagate, tra cui l’ormai ex assessore regionale alla Salute Ruggero Razza.

Non si tratterebbe di casi isolati ma di un’azione sistematica di modifica dei dati relativi all’andamento della pandemia da coronavirus in Sicilia. Dall’ascolto delle telefonate intercettate è sin da subito risaltato all’attenzione degli inquirenti come le conversazioni intrattenute da Maria Letizia Di Liberti, dirigente generale del Dipartimento per le attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico, e riguardanti la raccolta e la gestione dei dati regionali sul Covid-19 da comunicare successivamente al
Ministero della Salute, evidenziassero importanti anomalie.

La gip del Tribunale di Trapani Katia Brignone scrive delle “frenetiche, a volte tardive, attività burocratiche di raccolta dei dati” da parte del DASOE, attraverso contatti diretti con gli uffici periferici delle ASP siciliane, delle Aziende Ospedaliere, delle USCA, dei Laboratori di analisi pubblici e privati (autorizzati alla processazione dei tamponi molecolari). Una modalità che “ha verosimilmente contribuito a condizionare l’irregolare gestione del flusso dei dati, infatti, a conferma di ciò, si è avuto modo di constatare che Di Liberti, spesso, pur essendo una dirigente generale, “si è fatta personalmente carico di quotidiani interventi di sollecito telefonico nei confronti dei vari referenti Covid-19 delle strutture periferiche del Sistema Sanitario Regionale “al solo al fine di sopperire alla diffusa disorganizzazione e lentezza di tali strutture nella prevista comunicazione dei dati richiesti”.

E’ lo stesso raffronto tra il contenuto di una direttiva emanata da Di Liberti il 16 novembre 2020 e quanto di fatto avveniva a fotografare la situazione: da un lato la dirigente scriveva che “… l’omissione o l’incompleta registrazione dei dati sulla piattaforma informatica da parte dei soggetti coinvolti nel processo di esecuzione e/o analisi dei tamponi, costituisce una grave inadempienza che rischia di compromettere la qualità delle analisi e delle valutazioni sull’andamento dell’epidemia e, conseguentemente, di indurre i decisori ad attuare misure di contenimento non proporzionate al quadro reale epidemiologico”, dall’altro le conversazioni intercettate disegnano ben altro scenario: quello della non attuazione della volontà dell’Assessorato di porre fine al “caos gestionale” dei dati e dall’altro, la sua piena consapevolezza della manipolazione dei dati da fornire al Ministero.

In una conversazione telefonica del 5 novembre 2020 tra la dirigente generale e l’assessore della salute Ruggero Razza, avvenuta a seguito dell’introduzione delle misure previste dal DPCM del 3 novembre che collocava la Sicilia in zona “arancione” assieme alla Puglia, mentre la gran parte delle altre regioni erano state inserite in quella “gialla”, l’assessore esprime profonda amarezza, delusione e senso di impotenza, per non essere riusciti ad assicurare la buona gestione dell’emergenza sanitaria: “… Inutile… inutile Letizia… è inutile che facciamo stare in piedi sacchi vuoti… c’è stata una
gravissima sottovalutazione e il dato finale di questa sottovalutazione di questa gravissima
sottovalutazione è scritto in quegli indicatori, poi secondo me sono sbagliati perché mettono sullo stesso piano indicazioni diverse, però come avrai visto ci sono dei dati dove noi comunichiamo zero! … E chissà da quanto!”.

Razza le riferisce che il 90% della situazione creatasi è attribuibile alla loro piena responsabilità, ma Di Liberti sostiene che i dati sono quelli estrapolati dalle
piattaforme informatiche, al che l’assessore le fa notare, con rammarico, che nessuno lo ha
mai informato della grave criticità emersa, a suo dire, da un raffronto dei dati della Regione
Siciliana con quelli comunicati dalle altre Regioni. La dirigente generale, nel ribattere a tale affermazione, sostiene che loro non hanno responsabilità delle conseguenze derivanti dal comportamento imprudente delle persone che si contagiano. A tale affermazione la stessa viene, però, immediatamente ripresa da Razza che, facendo riferimento agli indicatori alla base del calcolo dell’indice RT, le riferisce di aver constatato anche il mancato allineamento dei dati contenuti nelle piattaforme della Protezione Civile con quelli dell’ISS. Maria Letizia Di Liberti cerca di giustificare la situazione attribuendo le colpe ad altri, probabilmente – si legge nell’ordinanza della gip – intende riferirsi ai vertici delle ramificazioni periferiche del Servizio Sanitario Regionale (direttori generali, direttori sanitari, referenti Covid-19 delle singole ASP) – ricordando, tra l’altro, il suo impegno nel farsi carico giornalmente dell’onere di effettuare numerose telefonate per sopperire alle inefficienze di questi uffici.

In particolar modo emerge, da alcune conversazioni, che il rapporto percentuale derivante dai nuovi soggetti contagiati con il numero di tamponi eseguiti, viene artificiosamente modificato in modo da mantenere tale valore, tra tamponi effettuati e numero di soggetti positivi, al di sotto della soglia percentuale che nel tempo è variata dal 15 per cento al 10 per cento.
Si presume che la manipolazione dei dati venga effettuata per incidere sull’indice RT,
tenuto conto anche degli altri dati regionali, tra i quali il numero di decessi, i ricoveri
ospedalieri ordinari ed in Terapia intensiva.
Questa  gestione preordinata dei dati, finalizzata al “contenimento matematico” dei contagi nella popolazione siciliana – ipotizzano gli inquirenti – è verosimilmente rivolta ad evitare e/o ritardare il passaggio della Regione Sicilia in zona “rossa”, con le derivanti ripercussioni sia di immagine mediatica sia di conseguenze economiche per gli operatori commerciali, anche se quest’ultimo aspetto non viene mai esplicitamente dichiarato nelle conversazioni intercettate. L’analisi dei dati comunicati al Ministero della Salute confrontati con quelli estrapolati dalle conversazioni telefoniche intercettate ha fatto rilevare una evidente “difformità”, a tal punto da far presumere – dicono gli inquirenti – che sia il Ministero sia l’Istituto Superiore di Sanità siano stati indotti in errore sulle adeguate misure di contenimento da adottare in Sicilia.

Dai contenuti delle intercettazioni emergono “gravi elementi indiziari” a carico dello stesso assessore regionale alla salute Ruggero Razza. Infatti, quest’ultimo, nell’apprendere dalla dirigente generale della “elasticità” (abbassare, spalmare, togliere) con cui tratta i dati pandemici ricevuti, “nulla ha da obiettare, nonostante la loro corretta elaborazione rappresenti, nell’attuale emergenza sanitaria, l’unico strumento valido per adottare idonee misure di contenimento della diffusione del virus Covid-19”.

Le intercettazioni riguardano anche molte conversazioni tra Di Liberti e suoi collaboratori: “Si va be… ma mettici 2.000 di rapidi..fregatene!!!. Perché tanto .. di rapidi ne abbiamo fatti: solo ieri… 15.000… ed altri 15.000 oggi…”, dice la dirigente generale ad un collaboratore.  In un altro caso, riguardate i dati della provincia di Trapani – che si riferiscono alla somma di quelli relativi a due giornate – i decide di non indicarli tutti. In un’altra ancora, del dicembre 2020, si decide di non indicare 25 decessi “anche perché ne hanno comunicati più di quanti ce ne sono”. A quest’ultima affermazione il collaboratore ribatte, ridendo, “ora al è contrario” e aggiunge che possono spostarli in una provincia diversa, anche se poi non coincidono se si fa una visura per provincia, ma  Di Liberti dice che “ormai i numeri sono talmente alti che le piccole differenze non si notano”.

Il 27 dicembre 2020 la dirigente generale chiama l’assessore Razza e lo informa di aver
verificato, attraverso una serie di telefonate, che i ricoveri di quel giorno erano aumentati,  complessivamente, di 40 unità per cui non sa cosa fare in quanto i dimessi erano solamente 13. L’assessore, concorda che erano troppi e, prima di chiudere la
conversazione telefonica le dice testualmente “Vediamo …..semmai, stringiamo na
picca….vediamo…va… ”. Successivamente la dirigente generale chiama Mario Palermo (un altro degli indagati, direttore del Servizio 4 D.A.S.O.E. e referente unico della Regione Sicilia per i dati Covid-19) e si confrontano sui dati della pandemia, con una certa preoccupazione sull’aumento dei ricoveri tant’è che la stessa Di Liberti gli dice di averne parlato con Razza in modo da “sistemare i numeri”.

La prassi di modificare i dati prima di comunicarli a Roma prosegue fino a questo mese di marzo, ci sono conversazioni in tal senso del 15, 16 e 19 marzo quando Di Liberti decide di diminuire il numero dei soggetti positivi a Palermo, dicendo di averne già parlato con l’assessore alla Salute Ruggero Razza e che, di lì a poco tra poco, chiamerà il commissario Covid-19 per la provincia di Palermo in merito ai dati modificati.

Scrive la gip Brignonne che, “in alcuni casi, viene contestata la mancata comunicazione
di dati trasmessi in ritardo dalle strutture periferiche e, dunque, non riferiti alla giornata
per la quale andavano effettuate le comunicazioni tramite l’apposito form. In dette ipotesi, non coglierebbe nel segno una linea difensiva volta ad affermare che sarebbe stata proprio la comunicazione in unica soluzione di rilevazioni relative a diversa giornata o, addirittura, a più giornate ad alterare la realtà. I dati pervenuti in ritardo – sottolinea la giudice – avrebbero dovuto essere comunicati con apposita nota esplicativa e, comunque, i numeri infine trasmessi appaiono parziali o arbitrari, indicati con l’intento di “spalmare” morti e contagiati in maniera tale da fotografare una situazione meno preoccupante del dovuto e con l’accettazione, a mo’ di “incidente di percorso”, dell’estrema difficoltà di reinserimento di “numeri” messi da parte.

Nell’ordinanza si parla di “leggerezza e sottovalutazione del rischio che lasciano
esterrefatti” e di una terminologia adottata dagli interlocutori “che non si addice al ruolo dei dialoganti. Viene gonfiato ad arte il numero dei tamponi, nella più chiara e piena
consapevolezza della falsità del dato e con l’intento di “giocare” sul rapporto tra
numero complessivo dei tamponi e numero dei soggetti risultati positivi per restare al
di sotto delle percentuali giudicate di massimo allarme”. Peraltro, il progressivo
aumento del numero di soggetti positivi “costringe” a ritocchi del numero di tamponi
effettuati, tanto consistenti da arrivare a diverse migliaia.

Il più delle volte, le cifre trasmesse – anche quelle relative ai decessi giornalieri –
sono arbitrarie, per abbassare valori ritenuti troppo alti o nel tentativo di recuperare dati precedentemente omessi. Le conversazioni tra gli indagati “danno l’idea dall’assoluto caos e della totale inattendibilità dei dati trasmessi, che sembrano estratti a sorte e la cui dimensione reale appare sfuggita agli stessi soggetti che li alterano. I valori indicati sembrano totalmente disancorati dalla realtà e lascia sgomenti il
modo di fare degli indagati, del tutto dimentichi delle tragedie personali, familiari e collettive che stanno ovviamente dietro quei numeri che avrebbero dovuto essere
correttamente accertati e comunicati”.

Il quadro, come dicevamo all’inizio, è sconcertante e sconfortante: alla diffusa disorganizzazione e alla lentezza da parte degli uffici periferici incaricati della raccolta dei dati si sarebbe sommato – secondo gli inquirenti – il dolo di organi amministrativi e politici ai vertici dell’organizzazione regionale. Addirittura, le inefficienze, gli inadempimenti e le disfunzioni delle strutture periferiche – ben lungi dall’essere sanzionate, come la direttiva del DASOE del 16 novembre 2020 a firma della dirigente DI Liberti  avrebbe consentito – sarebbero state appositamente sfruttate in funzione della alterazione dei dati.

Di fronte a ciò viene da chiedersi per quale fine ultimo sia stata realizzata questa deliberata e continuata alterazione dei dati sulla pandemia. “La natura e le conseguenze delle condotte delittuose poste in essere nonché la qualità dei soggetti coinvolti ed il loro concertato agire – scrive la giudice delle indagini preliminari di Trapani – inducono a ritenere che gli indagati non abbiano perseguito finalità eminentemente personali, ma abbiano operato nell’ambito di un disegno più generale e di natura politica. Si è cercato di “dare un’immagine della tenuta e dell’efficienza del Servizio Sanitario Regionalee della classe politica dell’Isola “migliore di quella reale” e di evitare il passaggio dell’intera Regione o di alcune sue aree in zona arancione o rossa, con tutto quel che ne discende anche in termini di perdita di consenso elettorale per chi amministra”.

“Quale che sia il disegno perseguito – si legge nell’ordinanza –  è certo che le falsità commesse non hanno consentito a chi di competenza di apprezzare la reale diffusione della
pandemia in Sicilia e di adottare le opportune determinazioni e non hanno permesso ai
cittadini di conoscere la reale esposizione al rischio pandemico e di comportarsi di
conseguenza. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza la piena collaborazione di tutti i
soggetti indagati, ciascuno dei quali risulta calato in un ruolo nevralgico e, defilandosi,
avrebbe potuto mettere in crisi il sistema, considerazione che vale, a maggior ragione,
per i soggetti al vertice dell’amministrazione politica ed amministrativa”.

Secondo la gip il contributo dell’assessore regionale Razza “assume particolare rilievo e peso decisivo, tenuto conto della carica ricoperta e, dunque, della copertura politica assicurata all’operato della dirigente generale del DASOE.

Le conversazioni che vedono direttamente coinvolto o chiamano in causa Razza sono estremamente chiare e significative, dimostrano la sua pregressa consapevolezza delle “modalità criminose” di trattamento dei dati e delle finalità perseguite e apportano elementi indiziari anche con riferimento a fatti non ascritti, allo stato, al politico e certamente meritevoli di ulteriore approfondimento.

“Considerata la natura e le verosimili finalità degli illeciti commessi – conclude l’ordinanza della gip – sarebbe difficile se non impossibile ipotizzare un attivarsi del vertice dirigenziale in assenza di avallo dell’organo politico. A quest’ultimo proposito, va, però, segnalato che allo scellerato disegno politico di cui s’è detto, sembra estraneo il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che, anzi, “pare tratto in inganno dalle false informazioni che gli vengono riferite”.

Due sono le conversazioni tra i due citate nell’ordinanza. La prima è dello scorso 19 marzo:  l’assessore alla Salute informa il governatore della drammatica situazione
dei contagi da Covid-19 venutasi a creare a Palermo e nella sua provincia,
confermandogli che è stata superata la quota di 250 contagi per 100.000 abitanti e
si impone la necessità di instituire la “zona rossa”. I due interlocutori concordano nel dover informare preventivamente le Istituzioni locali, il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana e il sindaco di Palermo.  Musumeci si dichiara pienamente d’accordo sul provvedimento da emanare per dichiarare la “zona rossa”, nelle aree che superano l’indice soglia, stabilito dal Decreto Legge nr.30/2021, a partire dalla mezzanotte di domenica 21 marzo, in quanto sostiene che si debbano informare i cittadini e le istituzioni in tempo utile. Razza si dice d’accordo e conclude la conversazione dicendo a Musumeci che è in attesa della specifica relazione da parte degli uffici competenti, atto propedeutico per la emanazione della ordinanza a firma del Presidente della Regione.

La seconda conversazione intercettata è dell’indomani, 20 marzo: Musumeci chiede a Razza come mai non lo abbia più informato sulla istituzione della “zona rossa” a Palermo. L’assessore tergiversa nella risposta, racconta che non è più necessaria in quanto, dall’analisi dei dati, hanno accertato che l’area interessata (Palermo e provincia) si trova al di sotto della soglia di 250 contagi per 100.00 abitanti. Musumeci ha una espressione di stupore –  in quanto era stato informato del superamento della soglia massima di 250 – e Razza, lo rassicura sostenendo che il giorno precedente i contagi erano stati 400 mentre l’indice settimanale si era attestato a 196 su 100.000 abitanti.

Era alla guida di un‘imbarcazione che aveva portato dalla Tunisia numerosi migranti, il presunto scafista sottoposto a fermo di polizia giudiziaria dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Trapani
Il Comitato dei genitori si dice molto preoccupato: già la settimana scorsa un caso simile ad Alcamo
Livello giallo, di attenzione, oggi per la provincia di Trapani nel Bollettino diffuso dal Dipartimento della Protezione Civile regionale della Sicilia.
Obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria per un 33enne pregiudicato di Mazara del Vallo accusato di una serie di furti. Il provvedimento è stato eseguito dai Carabinieri.
Domenica l'adesione al Manifesto Italia Gentile

Salvatore Tallarita: parla il primo sindaco di Misiliscemi [AUDIO]

Lunga ed articolata intervista al nuovo sindaco del Comune "diffuso" di Misiliscemi. Tra i primi impegni trovare un baricentro amministrativo che soddisfi tutti i cittadini

I petali di La Rosa

Torna il blog di Francesco Rinaudo: Trapani vince 2 a 1 contro Santa Maria Cilento
A Bergamo rimpianti per gli orobici: Raya para un rigore calciato da Retegui.
NAPOLI (ITALPRESS) – Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha accolto al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, le delegazioni che parteciperanno ai lavori del G7 Cultura in programma a Palazzo Reale da domani a sabato. Dopo una visita al museo, guidata dal Direttore generale Musei, Massimo Osanna, il maestro Gabriele Lavia, leggenda del teatro e […]
ROMA (ITALPRESS) – “Io non sono un complottista, non lo sono mai stati, credo che sia più corretto parlare di un’evoluzione di eventi. Succede una cosa e poi magari qualcuno cerca di utilizzarla. Ma quello non è un complotto, un complotto è quando la cosa viene pensata prima, organizzata nei dettagli”. Lo ha detto il […]
MILANO (ITALPRESS) – Si è concluso a Milano un nuovo Digital Coffee, organizzato da JAKALA presso la storica sede di Palazzo Mellerio. L’incontro, sul tema “Media intelligenti: l’AI come boost per ottimizzazione e accesso al dato”, ha visto riuniti esperti di settore, marketers e fondi di investimento con l’obiettivo di approfondire come l’Intelligenza artificiale stia […]
PALERMO (ITALPRESS) – Allarme sicurezza per i tre pm del processo Open Arms. Alla procuratrice aggiunta Marzia Sabella ed ai sostituti Geri Ferrara e Giorgia Righi sono giunti migliaia di messaggi di insulti e minacce via social e lettere intimidatorie. La procuratrice generale di Palermo, Lia Sava, ha lanciato l’allarme al Comitato provinciale per l’ordine […]
CATANIA (ITALPRESS) – “Da decenni, il PIL pro capite del Sud Italia è poco più della metà di quello del Centro-Nord, consolidando disuguaglianze e rallentando la crescita del Paese. Colmare questo divario richiede politiche di sviluppo, non semplici misure redistributive. La crisi economica ha colpito duramente il Mezzogiorno, ma tra il 2019 e il 2023 […]

Dopo 25 anni, Ash si laurea campione del Mondo

La comunità nerd in festa: uno degli obiettivi nel mondo anime dei Pokémon si è finalmente realizzato

Mercato luce e gas, ultimi aggiornamenti e previsioni

Lo scenario del mercato luce e gas appare, negli ultimi mesi, confuso e ricco di notizie all’apparenza catastrofiche. Il terrore degli aumenti da un lato e l’incertezza sulla fine del mercato di maggior tutela dall’altro
MILANO (ITALPRESS) – “L’obiettivo della piattaforma Amelia è di facilitare la condivisione del dato, la verifica della sua qualità e soprattutto offrire dei servizi di analisi che forniscano dei servizi utili a imprese, famiglie e pubbliche amministrazioni”. Lo ha detto Matteo Cervellati, professore dell’Università di Bologna e Presidente della Fondazione Grins, ospite di Focus ESG, […]
MILANO (ITALPRESS) – Non era ancora terminato il 19° secolo quando Bayer approdava in Italia; da allora il matrimonio tra Bayer e la nazione è tra i più solidi. “A questa storica ricorrenza abbiamo voluto dedicare la nostra campagna corporate 2024 che intende unire in modo immediato Bayer con il territorio locale, esprimendo così un […]
ROMA (ITALPRESS) – Preoccupa la situazione legata al maltempo in Emilia Romagna e nelle Marche. Oltre 800 gli interventi di soccorso effettuati dai ieri dai vigili del fuoco nelle due regioni per l’esondazione di fiumi e allagamenti. Tra i comuni messi in ginocchio, quello di Lugo (Ravenna) dove si è verificata l’esondazione del Senio che […]
ROMA (ITALPRESS) – “Non sono in lotta con nessuno”. Queste le parole dell’on. Giuseppe Conte leader del Movimento 5 Stelle, ad Agorà Rai Tre, condotto da Roberto Inciocchi, con riferimento ai rapporti con Beppe Grillo. E alla domanda sulla lettera del fondatore del Movimento risponde: “Le do l’indirizzo degli avvocati”. foto: Agenzia Fotogrmma (ITALPRESS).
Bella prova dei nerazzurri all'Etihad contro la squadra di Guardiola
Decisivo Skorupski che a inizio gara para un rigore a Sudakov

Ciambella vegana alle mele: la ricetta

Una nuova ricetta su Mangia sano con Federica, il blog della dietista Federica Tarantino

Dottore, ma c’ho davvero bisogno dello pissicologo?

Quando andare dallo "pissicologo"? come diciamo noi in Sicilia Purtroppo, quando si prende tale decisione, la convivenza con le proprie sofferenze ha già condizionato enormemente...

La vita è la somma di tutte le tue scelte…

Torna il blog Lettere dal Fronte di Giancarlo Casano. Queste lettere rappresentano una prosecuzione scritta della trasmissione radiofonica Good Morning Vietnam, in onda su Radio 102 il mercoledì alle ore 21

“Gli autobus di Carlo Lungaro”

Una nuova storia raccontata da Andrea Castellano nel suo blog

Torna la musica dance nelle classifiche: il fenomeno Kungs

Un nuovo post su Freedom, il blog di DJ Vince

Breve guida al Green Pass sui luoghi di lavoro dopo la fine dello stato...

Termina lo stato di emergenza, quali cambiamenti sono previsti? Torna "Il lavoro, spiegato bene", il blog del consulente del lavoro ed euro-progettista Sergio Villabuona

Stanchezza cronica e spossatezza infinita? Consigli e rimedi

Torna "Punto Salute News", il blog del dottor Andrea Re