Niente da fare: l’assemblea straordinaria della Funierice prevista due giorni fa su richiesta della sindaca di Erice Daniela Toscano non si è tenuta. La funivia che collega il borgo medievale a Trapani è – infatti – ancora a mezzo servizio con gli orari invernali. Alle 20.30 tutto si ferma.
L’assemblea non si è svolta per indisponibilità dell’Amministratore Unico, Luigi Romano. Per questo motivo il Commissario straordinario del Libero Consorzio di Trapani Raimondo Cerami e la sindaca di Erice hanno inviato una nuova PEC. “Si reitera la richiesta di convocazione urgente dell’Assemblea dei soci, da svolgere entro il più breve termine possibile presso la sede della società, per la trattazione dei seguenti punti all’ordine del giorno: esame dei motivi d’urgenza ai sensi dell’art.15 dello Statuto; Programma di Esercizio Annuale – comunicazione del 1° luglio 2022; indirizzi operativi volti ad assicurare la piena operatività dell’impianto”.
Nella PEC, i due soci (ex Provincia e Comune di Erice), chiedono “con urgenza e tempestività” che vengano porre in esser ogni azione possibile “volta a garantire che l’attività gestionale superi immediatamente le attuali criticità e si rispetti il Programma di Esercizio, così da assicurare la piena operatività stagionale del servizio di Trasporto Pubblico
Locale. Non si ritiene condivisibile la considerazione che questa situazione – dalla stessa società definita imprevedibile – non possa comportare l’attivazione del lavoro straordinario, strumento connesso proprio a contesti imprevedibili e non programmabili”.
Dopo gli atti ufficiali, ovviamente sono tanti i commenti. Il senatore Santangelo ha criticato la sindaca Toscano. Germano Fauci, direttore generale della Funierice, invece, ha voluto replicare alle accuse arrivate.
“La mancata attivazione degli orari estivi del servizio è stata causata dall’improvvisa e contestuale indisponibilità di più unità lavorative, non immediatamente sostituibili per le abilitazioni tecniche possedute, per infezione da Covid-19” dichiara il dirigente della partecipata. “La necessità, dunque, di assicurare la prosecuzione del servizio – aggiunge – , rispettando però gli inderogabili livelli di sicurezza imposti dalla regolamentazione del settore, non ha consentito soluzione diversa, concordata con il Direttore di Esercizio, dal differimento dell’attivazione dell’orario estivo fino al recupero della piena disponibilità del personale necessario”.
Fauci fa sapere che tali circostanze sono state ovviamente e tempestivamente rappresentate dallo stesso con più comunicazioni formali all’Amministratore Unico della Società, in prima battuta, e successivamente al Comune di Erice, nella sua qualità di titolare del servizio di trasporto pubblico. Fauci, dunque, respinge le accuse mosse contro di lui.
Nella notte, infine, sono arrivate anche le dichiarazioni di Daniela Toscano attraverso la sua pagina Facebook che rispondono sia a Santangelo, sia a Fauci. “La vicenda Funierice merita analisi senza dubbio più approfondite e non certo sommarie, di parte, errate o strumentali come quelle che mi è purtroppo capitato di leggere in queste ore – dichiara la prima cittadina di Erice – . La presa di posizione di pezzi di quel Cantiere resiliente che non ha superato l’esame elettorale, disgregandosi ancor prima di nascere e venendo poi bocciato in malo modo dagli ericini in tutte le sue componenti, appare come un triste e bieco mezzuccio per ritagliarsi un ruolo, una posizione, quasi per mostrare ancora la propria esistenza dopo una sconfitta che definire amara è praticamente un eufemismo”.
Riguardo il dirigente, invece, afferma “Qualcuno dice che cerco capri espiatori? No, nessun capro espiatorio. Come detto, cerco solo la verità, come la cerca il Commissario Cerami, perché ricordo ancora una volta a chi attacca che Funierice ha due soci. Ed è per questo che vogliamo con forza che venga riconvocata un’assemblea urgente e tempestiva, perché va chiarito una volta per tutte che sono i soci a decidere le attività della Funierice naturalmente prestando attenzione agli equilibri di bilancio della stessa, aspetto assolutamente funzionale alle esigenze turistiche ed economiche del Borgo in tutti i sui aspetti. La mancata applicazione degli orari programmati nel PEA 2022, approvato dai soci nel mese di aprile ha provocato e sta provocando notevoli danni alla comunità ericina e non solo di natura economica. Non è possibile che al Comune di Erice venga comunicata la modifica degli orari con una pec inviata domenica 26 alle 12,46 proprio quando TUTTI SANNO CHE GLI UFFICI SONO CHIUSI, per comunicare che la data del 27 sarebbe slittata per cause burocratiche legate alla tempistica della convocazione di una commissione di esame per l’abilitazione di un Capo servizio. E come se non bastasse, con la stessa tecnica di pec inviate CONSAPEVOLMENTE quando gli uffici sono chiusi, venerdì primo luglio alle 13.33 ci è stato comunicato un ulteriore slittamento da lunedì 4 a lunedì 11. È assolutamente inconcepibile, infine, che il Socio, Comune di Erice, in data 6 giugno chieda una autorizzazione alla Funierice per la collocazione di una casetta nel parcheggio da destinare alla promozione del borgo e alla vendita della Erice Card e che dopo ulteriori sollecitazioni ad oggi NON CI SIA ALCUNA RISPOSTA. C’è sicuramente qualcosa che non funziona in termini di comunicazione e rispetto nei confronti dei soci e della comunità ericina. Un territorio si sviluppa e cresce se tutti gli attori fanno la loro parte. Ecco, a me sembra che la Funierice e la sua governance abbiano altri interessi che ritengo non coincidano con quelli della comunità che mi onoro di amministrare”.
Insomma, una situazione molto ingarbugliata che ora deve essere risolta. Possibilmente, prima che finisca l’estate.