Torna in scena oggi, fino al 15 luglio, a Favignana, “San Giacomo. L’arte che abbatte i muri”, primo appuntamento della seconda edizione del Festival Egadà: un evento attesissimo sull’isola, che consiste nella riqualificazione delle mura dell’ex Carcere di San Giacomo, attraverso la realizzazione di un murale a cura di artisti di calibro internazionale.
Dopo il successo del 2021, la seconda edizione proporrà l’opera dell’artista Igor Scalisi Palminteri, divenuto celebre per i ritratti dei santi, rappresentati in chiave moderna, come il famoso San Benedetto il Moro o Santa Rosalia di Palermo. L’opera di Scalisi Palminteri a Favignana rappresenterà una figura religiosa di grande importanza per la comunità isolana, divenuta col tempo un simbolo della vita spirituale legata alla mattanza: la Madonna del Calvario, nota anche come la Madonna dei tonnaroti.
La figura sarà ispirata al dipinto ospitato nella cappella delle Tre Croci. Fu il restauro, che si deve al pittore Elio Marchegiani a rivelare un particolare iconografico unico del quadro: la Vergine Addolorata stringe tra le braccia conserte un piccolo tonno. Scalisi Palminteri, come compete alla sua tecnica geniale della narrazione dei santi, reinterpreterà a modo suo la figura della Madonna del Calvario, dandole nuova vita in chiave moderna e contemporanea, valorizzando l’identità della comunità e la tradizione religiosa locale legata alla Mattanza.
Si tratta di un evento importante per la storia dell’isola, che prosegue il percorso di valorizzazione e restituzione degli spazi del Castello di San Giacomo alla collettività, iniziato l’anno scorso, con il murales realizzato da Mirko Loste dedicato a Rosario Santamaria, detto Zu’ Sarino, nell’ambito del Festival Egadà 2021.