Fine settimane di polemiche: insistono le discussioni attorno alle mancate Europeade. Anche Fratelli d’Italia prende posizione e critica fortemente l’attuale sindaco di Trapani.
“La politica ha una sua sintassi, delle sue logiche, tutte peculiari, che basano la loro essenza, quanto meno in un contesto asseritamente democratico, nella dialettica, nel confronto, specialmente nel guidare una giunta comunale, degli assessori, che sebbene mascherati da civici, rappresentano diverse sensibilità politiche.
La vicenda Pellegrino prima, quella Bongiovanni adesso, disvelano una logica diametralmente opposta, quella padronale, imperativa, impositiva! E meno male che il sindaco Tranchida è iscritto ad un partito che sin dalla denominazione si annuncia “Democratico!”.”
“Dopo queste reazioni del sindaco di Trapani – scrive in una nota il circolo di Fratelli d’Italia – che prima ha chiesto e ottenuto le dimissioni dell’Assessore Pellegrino dal CdA del Gal e adesso ha riservato i suoi strali all’Udc e al commissario provinciale, Fabio Bongiovanni, con un conclamato aut aut, ci chiediamo come questi continuino a permanere nella giunta Tranchida e chissà se gli altri componenti godono della stessa autonomia o meglio della stessa sudditanza psicologica, timore reverenziale o ancora sindrome di attaccamento alla poltrona. In ogni caso è inaccettabile il contegno di Giacomo Tranchida, inadeguato a ricoprire il ruolo di sindaco nel merito e, soprattutto, nel metodo. D’altronde è lo stesso metodo autoritario riservato agli altri sindaci del territorio cui prima si era rivolto per un sostegno gestionale, logistico per la fantomatica Europeade, evento enfatizzato al punto di paragonarlo all’America’s cup, salvo dimenticarli al momento della scelta, definitiva, di disdirlo”.